Intanto, dal punto di vista operativo si potrebbe studiare il funzionamento della combinazione tra il DOCET dell'ENEA ed il TERMUS-G dell'Acca (scaricabili gratuitamente) per quanto attiene all'AQE/ACE.
Per quanto attiene alla teoria, prima è meglio dare una occhiata al quadro normativo che riporto integralmente dal sito dell'ENEA (riferito all'utilizzo del precedente sftw):
Quadro legislativo
Lo scorso 10 luglio sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale con DM 26/06/09 le Linee Guida Nazionali per la Certificazione Energetica degli Edifici, nelle quali, per il calcolo degli indici di prestazione energetica dell'edificio per la climatizzazione invernale (EPi) e per la produzione dell'acqua calda sanitaria (EPacs), si fa riferimento al metodo di calcolo DOCET, predisposto da CNR ed ENEA, il cui software applicativo è disponibile gratuitamente sul presente sito internet, previa registrazione.
Nello specifico:
Le Linee Guida nazionali (DM 26 giugno 2009) consentono esplicitamente l’uso del software DOCET per la certificazione energetica di edifici residenziali esistenti con superficie utile massima pari a 3000 m2.
DOCET viene classificato secondo la dicitura riportata di seguito (Allegato A, paragrafo 4 al punto 2):
“[…] “Metodo di calcolo da rilievo sull’edificio o standard”, che prevede la valutazione della prestazione energetica a partire dai dati di ingresso ricavati da indagini svolte direttamente sull’edificio esistente. In questo caso le modalità di approccio possono essere:
ii. per analogia costruttiva con altri edifici e sistemi impiantistici coevi, integrata da banche dati o abachi nazionali, regionali o locali […] ”
In base alle Linee Guida di recente emanazione CNR ed ENEA non sono tenuti ad emettere alcuna dichiarazione di conformità per la certificazione del software DOCET; tale software infatti è già riconosciuto dal DM 26 giugno 2009 come metodo di riferimento nazionale per la certificazione energetica secondo metodo semplificato (Allegato A, paragrafo 5.2, punto 2):
“[…] In merito alla metodologia di cui al punto 2ii del paragrafo 4, per il calcolo degli indici di prestazione energetica dell’edificio per la climatizzazione invernale (EPi) e per la produzione dell’acqua calda sanitaria (EPacs), si fa riferimento al metodo di calcolo DOCET, predisposto da CNR ed ENEA, sulla base delle norme tecniche di cui al paragrafo 5.1, il cui software applicativo è disponibile sui siti internet del CNR e dell’ENEA. […] ”
In base alle Linee Guida, CNR e ENEA definiscono le procedure di verifica e dichiarazione di software commerciali (Allegato A, paragrafo 5):
“[…]Gli strumenti di calcolo applicativi dei metodi di riferimento nazionali (software commerciali) devono garantire che i valori degli indici di prestazione energetica, calcolati attraverso il loro utilizzo, abbiano uno scostamento massimo di più o meno il 5% rispetto ai corrispondenti parametri determinati con l’applicazione dei pertinenti riferimenti nazionali.
La predetta garanzia è fornita attraverso una verifica e dichiarazione resa da:
- CTI ed UNI per gli strumenti che hanno come riferimento i metodi di cui al paragrafo 5.1 e 5.2, punto 1;
- CNR, ENEA per gli strumenti che hanno come riferimento i metodi di cui al paragrafo 5.2, punti 2 e 3. […] ”
che si riferiscono ai metodi di cui al paragrafo 5.2, punti 2 e 3, in merito alla metodologia di cui al punto 2ii e 2iii del paragrafo 4.
Considerazioni
Considerando quanto la Comunità ha più volte ribadito in documenti e manifestazioni della UE relativamente alla promozione e sensibilizzazione degli utenti sulla tematica dell’efficienza energetica e, nel caso specifico, della certificazione energetica degli edifici si deve tener conto di alcuni aspetti ripresi anche nei DLgs 192/05 e smi, DLgs 115/08, nel DM 59/09 e nelle Linee Guida Nazionali. Tale quadro legislativo è orientato a contenere gli oneri per gli utenti finali, disporre di metodi di calcolo semplificati e snellire le procedure. In quest’ottica si deve riflettere sul fatto che l’obiettivo per il successo della certificazione energetica non si focalizza nella realizzazione di strumenti commerciali che rispondano pienamente alle norme UNI TS 11300: 1 e 2 e le implementino in modo dettagliato, come previsto dalle Linee Guida, ma anche nella realizzazione di strumenti semplificati che, nel rispetto della metodologia presente nelle UNI TS 11300, rispondano ad una domanda di mercato.