Cris, infatti il calcolo vero e proprio l'ho effettuato su travi e travetti. Il massetto è solo un carico. Pensavo di applicare una vite tipo l'immagine allegata lasciata fuoriuscire dal tavolato di qualche cm e non un vero e proprio connettore per solai collaboranti che sarebbe sprecato visto il mancato dimensionamento. Non so come possono valutare tale cosa al GC! Per le chiodature dai indicazioni particolari o lasci alle maestranze l'arduo compito?
Avendo scelto di non calcolare la collaborazione ed avendo avuto cura di considerare la soletta come carico, non faccio nessun tipo di calcolo, tuttavia preferisco far spendere due lire in più per un connettore anche perchè la vite (pur nella fittizietà di quello di cui stiamo discutendo) mi sembra poco performante.
Insomma se decido di fare questa operazione è per conferire un gamma ulteriore non calcolato.
Lo so che è poco scientifico, tuttavia nella mia natura creativa, mi assicuro solo che la variazione non sia peggiorativa.
Riferendomi sempre al qualitativo (senza calcolo) anche gli interassi possono essere di due tipi.
Infatti nelle strutture a funzionamento misto, la resistenza dei connettori distribuiti lungo l'asse dell'elemento resistente possono essere calcolati come elementi duttili o come elementi fragili.
Nel primo caso, con differenti sollecitazioni nelle diverse "x" dell'elemento resistente, la duttilità permette ai pioli di deformarsi in maniera differente (maggiore per le estremità) al fine di poter lavorare plasticamente. Questo implica che la deformazione maggiore dei pioli alle estremità, permette di far deformare anche quelli meno sollecitati disposti in altri punti della trave.
Se i connettori sono duttili la disposizione longitudinale può essere uniforme indipendentemente dall’andamento del taglio perché tutti possono raggiungere la resistenza plastica di calcolo. Questo permette un calcolo di "quantità" che ci consente di stabilire quanti pioli dobbiamo mettere indipendentemente da dove li mettiamo.
Nel secondo caso invece, le differenti sollecitazioni inducono l'elemento (che non è calcolato come duttile) ad essere sollecitato appunto con differenti intensità a seconda del suo posizionamento e questo rende essenziale il calcolo della distribuzione oltre che quello della quantità.
Ecco che, secondo questo ragionamento, considerando i connettori duttili, decido un interasse e via così per tutta la trave.
Lo so che queste sono discussioni che si fanno per gli elementi misti Acciaio Calcestruzzo e forse non sono propri delle strutture in legno.... tuttavia, come già detto.... sono creativo.
P.S. (adesso qualcuno mi ucciderà)