Uffa, devo fare tutto io!
Nelle prescrizioni sulle armature dei pilastri, paragrafo 7.4.6.2.3 "Nodi trave-pilastro" si legge "Indipendentemente da quanto richiesto dalla verifica nel paragrafo 7.4.4.3.1 (il paragrafo in cui si dice che il nodo va verificato solamente per strutture in CD "A"; nota di Zax), lungo le armature longitudinali del pilastro che attraversano i nodi non confinati (sempre nota di Zax, i nodi non confinati sono definiti al 7.4.4.3) devono essere disposte delle staffe di contenimento in quantità almeno pari alla maggiore prevista nelle zone del pilastro inferiore e superiore adiacenti al nodo (quindi ha ragione ing.max, anche se, come si scoprirà a breve, non sempre basta. Ma una stellina gliela stampo lo stesso). Questa regola può non essere osservata nel caso di nodi interamente confinati.
Per i nodi non confinati, appartenenti a strutture sia in CD "A che CD "B", le staffe orizzontali presenti lungo l'altezza del nodo devono verificare la seguente condizione:
nst*Ast/(i*bj)>=0.05*fck/fyk
ecc., ecc. (il resto si legga nella norma).
Quindi ho risposto al mio stesso quesito. E la norma non la si legge mai abbastanza.
Invece per quanto riguarda il discorso eccentricità trave rispetto al pilastro: 7.4.6.1.3 "Sono da evitare per quanto possibile eccentricità tra l'asse della trave e l'asse del pilastro concorrenti in un nodo. Nel caso che tale eccentricità superi 1/4 della larghezza del pilastro la trasmissione degli sforzi deve essere assicurata da armature adeguatamente dimensionate allo scopo."
Anche nel paragrafo 7.4.4.3 si legge: "Sono da evitare, per quanto possibile, eccentricità tra asse della trave e l'asse del pilastro concorrenti in un nodo".
Nella circolare non si affronta minimamente il problema.
Per una volta la norma è realmente prestazionale (progettista, fai come vuoi, basta che tieni conto del problema), piuttosto che riempirci di formuline (e quindi prescrittiva).