Da qui si intuisce quanto sia importante che il committente sappia ciò che sta facendo fin dall'inizio, senza possibili ripensamenti in corso d'opera, perchè se così fosse allora per farmi tornare le suddette verifiche (GDR, pressoflex deviate, tagli, etc..) dovrei adeguare sismicamente il fabbricato appena realizzato come da capitolo 8 delle NTC!!
Se può essere utile come contributo vi informo che il Genio Civile di Roma, in relazione a quanto si argomenta, ha cominciato a chiedere una "dichiarazione congiunta committente progettista" (non normata nemmeno a livello locale per quanto ne so) che riporti:
-descrizione generale dell'opera;
-normativa di riferimento;
-prestazioni attese, classe della costruzione, vita di esercizio, modelli di calcolo, tolleranze, durabilità, procedure qualità e manutenzione;
-combinazioni delle azioni;
-azioni ambientali e naturali;
-destinazione d'uso e sovraccarichi variabili dovuto alle azioni antropiche;
-modelli di calcolo;
-tolleranze;
-durabilità.
La stessa (firmata con il sangue da progettista e committente) dovrebbe servire ad evitare le problematiche sopra rappresentate e soprattutto (secondo me) l'utilizzazione impropria del fabbricato (tipo i festini da 500 persone sui solai non praticabili).