Per argomentare la sostenibilità di una mia tesi spesso mi disperdo in discussioni che a molti possono dare fastidio.
Ma chi se ne frega dei tipi ai quali piacciono le telefonate brevi!
Dopo aver postato e spento il pc, mi son detto:
Ho due solai da rifare e mi servono 8 lamellari lunghi 4,60 mt e 7 lamellari lunghi 3,80.
Ma se vado dal rivenditore con il mio camioncino che riceve al massimo pezzi lunghi 6,00 mt e mi porto la sega a benzina e me li taglio (un po' più lunghi!), li carico e dopo un'oretta li ho in cantiere, sono sicuro che dopo due giorni i due solai sono belli montati.
Oppure per questa manciata di travi devo chiamare un camion per i 13 mt, che dove mi trovo costa quasi nulla perché il gasolio non si paga, e poi con la stessa sega me li taglio in cantiere a misura, così faccio contento il parere di promolegno, e monto i due solai.
Oppure per risparmiare il camion grande dovrei prima qualificarmi al C.S.LL.PP. e i due solai saranno montati dopo un paio d'anni, se il committente nel frattempo, non capendoci nulla, non sarà tanto depresso da andare a demolire pure i muri dove dovevano poggiare i solai?
E se poi per un altro cantiere vado a comprare in un altro, devo qualificarmi Centro di lavorazione pure qui, visto che il luogo dove voglio tagliare è un altro?
Insomma, ..., se non si è un po' pratici a capire sta stronzata (i tagli non sono intagli), va a finire o che le cose costano tre volte di quanto dovrebbero, e la gente lo intuisce, o fermiamo veramente quel poco di lavoro che è rimasto in Italia.
Le cose devono seguire le regole (le norme), ma non complichiamoci l'esistenza.
E ogni volta che ci complichiamo le cose senza motivo, facciamo danni a noi stessi e agli altri.
Ripeto, ognuno è libero di credere a quel parere e vivere preoccupato.