Avrei pensato a questa "cosa".
Visto che il problema è localizzato in prossimità del pilastro di bordo, scalpellare la superficie laterale della platea per un tratto X ( 50 -100 cm) per parte rispetto al pilastro. Riprendere i ganci dei ferri inferiori esistenti e "raddrizzarli" fino a 45° (la struttura è nuova ferri B450 C dima. 14 mm). A questo punto pulire il ferro, tagliare la parte in eccesso e tramite manicotto collegare il ferro esistente piegato con la parte piegata a 45° di un nuovo moncone superiore posto nella parte in ampliamento. Il manicotto è il seguente:
http://www.edilia2000.it/downloads/prodotti/7269/mbt.pdf?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=7269-Crisbar+T%26S+S.r.l.&utm_content=1058-Crisbar%3A+3+Soluzioni%21.In questo modo intenderei dare continuità e ancoraggio al ferro inferiore che è quello maggiormente sollecitato, la piegatura mi permette di "girare" il tondino in zona compressa.
E' pur vero però che dopo la piega il diagramma del momento risulterebbe non "coperto". A questo punto inserirei un moncone sul lato inferiore e lo andrei ad ancorare nella platea. Considerando che nella zona di inserimento il momento è già "coperto" dal ferro esistente, calcolo la lunghezza di ancoraggio lb,rqd per semplicità non considerando l'effetto resina-cls: lb,rqd è pari a 16 diam. (33 diam. /2) in quanto l'area effettiva di acciaio è il doppio rispetto all'area di calcolo (in realtà gli indici di resistenza sono molto inferiori rispetto all'unità). Considerando un alfa2=0.7 (ho un copriferro inferiore di 5 cm) stimo una lb = 11 diam.
Ovvero una lunghezza di ancoraggio pari a 15 cm che però porterei a 20-25 cm.
Cosa ne pensate? Grazie ancora per il vostro aiuto.