Ingegneria Forum

salve colleghi,
ho aperto una posizione IVA da 2 gg, ora sto provvedendo ad iscrivermi alla cassa. Ho optato, come regime fiscale, a quello dei minimi, ovvero entro un fatturato di 30000,00 euro non pago iva, non la scarico e non sono tenuto alla tenuta di tutti i registri contabili etc. Per chi inizia dicono sia la soluzione migliore. Le tasse si pagano com 20% della differenza tra entrate ed uscite per l'attività di studio.
Volevo sapere se qualcuno di voi ha lo stesso regime fiscale ed a quale adempimenti bisogna ottemperare annualmente per essere in regola col fisco. Se avete qualche promemoria di scadenze o materiale esplicativo su questa materia a me incognita la cosa è gradita. trovo più semplice una bella analisi col SAP o con STRAUS o una bella programmazione col caro vecchio Mathematica che questa robaccia!!!
un saluto a tutti.

ing Max hai un bravo commercialista. Siccome lo devo cambiare mi dai il suo numero? A me non ha dato questo opuscolo. Grazie mille

.............. Per chi inizia dicono sia la soluzione migliore....................

Facendo qualche conto (abbastanza grossolano), mi risulta che questo regime è conveniente soltanto per chi ha un reddito prossimo allo soglia.
Per avere una convenienze economica penso che si dovrebbe stare perlomeno intorno ai 25000.
L'IVA non la paghi perché non la conteggi in fattura e nemmeno la recuperi sugli acquisti effettuati.

A proposito dell'IVA, non pensate che l'esistenza di regimi agevolati di questo tipo ( in cui non è applicata l'IVA) sia una palese violazione al principio di libera concorrenza? Non riesco proprio a capire come ciò sia possibile.

A suo tempo mi informai anche io su questo regime e mi venne detto dall'icaricato dell'agenzia che avrei dovuto rifare tutti i conti dell'anno applicando iva (da riscuotere e quindi da pagare)......un vero casino. Trovandomi sempre in prossimità di tale soglia optai di non avvalermene.

Non credo sia una violazione della libera concorrenza. Chiunque può accedere a questo regime... quindi qualora un collega guadagnasse 80'000 € l'anno, semplicemente gli basterà rinunciare a una parte dei lavori e rientrare nei 30000 €   

Premesso che è ovviamente del tutto legittimo aderire al regime agevolato e che fanno bene ad aderirvi tutti coloro che ne traggono vantaggio economico, cerco di spiegare cosa intendo, parlando di violazione della libera concorrenza, con un esempio.

Ipotizziamo che il committente X intenda affidare un'incarico professionale per il quale sia congruo un compenso di 5000 euro.

Ipotizziamo per l'espletamento dell'incarico il committente X richieda due preventivi:
all'Ing. A che non aderisce a nessun regime agevolato;
all'Ing. B che aderisce al regime agevolato secondo il quale non applica l'IVA.

Ipotizziamo che la qualità della prestazione fornita da A e B sia la medesima.

A e B presenteranno i preventivi:

PreventivoA=Compenso+IVA+Cassa=5000+(5000*0.2)+(5000*1.2*0.02)=6120
PreventivoB=Compenso+Cassa=5000+(5000*0.02)=5100

A parità di prestazione B risulta notevolmente più competitivo di A

Potrebbe anche essere che B, consapevole della maggiore competitività, richieda un compenso maggiore:

PreventivoB2=Compenso+Cassa=5500+(5500*0.02)=5610

Il risultato è che, a parità di prestazione eseguita, B, oltre a rimanere più competitivo di A, ricaverebbe dall'incarico un compenso superiore.