Author Topic: Punti quotati: questione di misure?  (Read 2846 times)

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Offline deambulo

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Punti quotati: questione di misure?
« on: 03 June , 2012, 15:48:29 PM »
Allora... mi trovo a studiare una carta topografica IGM del 1928, scala 1:50.000. In corrispondenza di un fabbricato leggo la quota 923.
Passa un trentennio, stesso fabbricato, stessa cartografia IGM, ma su mappa degli anni '50, stessa scala, ma questa volta il punto è quotato 926.
Domanda: come devo interpretare questa differenza nelle quote? Ci devo vedere il risultato dell'evoluzione tecnologica dei teodoliti, oppure devo pensare che l'area si sia sollevata per orogenesi?
Il dubbio è sostanziale perché per alcune determinazioni che sto facendo la quota di riferimento è sempre stata storicamente la 923.
Che tipo di scarto ci può essere tra le quote della vecchia cartografia e quelle della cartografia moderna???

zax2010

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Re: Punti quotati: questione di misure?
« Reply #1 on: 03 June , 2012, 22:56:42 PM »
Dal 1928 al 1950 ci sarebbe un cambio di ellissoide (da Bessel ad Haydorf), ed anche di tipo di rappresentazione (da Flamsteed, forse, a Gauss-Boaga).

Ma tutto ciò ha in ogni caso poco a che fare con le quote. Le quote di partenza sono quelle dei mareografi di Genova e Catania. Da questi due punti si diramano 'linee' di livellazione che attraversano tutta l'Italia, ed infine appoggiandosi a queste, con livellazione trigonometrica si arriva alle quote dei punti trigonometrici.

Quindi è possibile. E' possibile che ci sia stata una nuova misurazione tra il 1928 ed il 1950, con teodoliti di maggiore precisione, con ben 3 m di scarto tra prima e dopo.
A tal proposito la rete trigonometrica nasce con l'unità di Italia, e per il suo primo completamento di anni ne passarono. Ed anche gli strumenti nel frattempo aumentavano la loro precisione.

Comunque il mistero dell'idrometro continua a tenerci con il fiato sospeso.......

Offline Salvatore Bennardo

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Re: Re: Punti quotati: questione di misure?
« Reply #2 on: 04 June , 2012, 19:51:34 PM »
Quindi è possibile. E' possibile che ci sia stata una nuova misurazione tra il 1928 ed il 1950, con teodoliti di maggiore precisione, con ben 3 m di scarto tra prima e dopo.
A tal proposito la rete trigonometrica nasce con l'unità di Italia, e per il suo primo completamento di anni ne passarono. Ed anche gli strumenti nel frattempo aumentavano la loro precisione.

Comunque il mistero dell'idrometro continua a tenerci con il fiato sospeso.......

Tutte le carte IGMI ante 1940 (le ho tutte quelle delle mie zone) si basano su rilievi con teodoliti e tacheometri meccanici e risalgono a rilievi fatti tre il 1870 e il 1890 circa.
Di queste carte le edizioni successive alla prima sono aggiornamenti della stessa prima.
Nel 1938 l'IGMI inizia a fotografare tutta l'Italia con l'aereo per aggiornare le carte con il metodo aerofotogramemtrico.
Inizia così la serie al 25.000.
Nelle carte viene indicato il rilievo base con l'anno e l'anno di aggiornamento.
Queste informazioni sono scritte in basso, quasi sempre verso sinistra.
Gli antichi strumenti ottico meccanici hanno conservato una loro precisione fino agli anni '60 (ne ho alcuni e li conosco), ma credo centri poco la loro evoluzione, perché dopo il 1938 gli aggiornamenti delle carte sono stati basati tutti su aerofoto.

A questo punto le cose sono due.
O quei 3 metri sono una giusta correzione del dato precedente, oppure sono un errore derivante dal sistema aerofotogrammetrico (non è detto a priori che la misura dell' '800 sia quella sbagliata perché più antica).
Per verificare il dato ti procuri una mappa aerofotogrammetrica fatta da un'altra società (ce ne sono a bizzeffe oggi) accertandoti che sia stata fatta con professionalità (quella del mio paese fatta nel 1999 e tutta falsa ed è stata collaudata da un geometra-architetto con tutti i crismi del caso per mettersi in saccoccia il malloppo).

Se usi google heart ti accorgi che ti fornisce pure la quota del punto dove sta la freccia del mouse.

Occorre svelare anche il mistero dell'idrometro che continua a tenerci con il fiato sospeso...... (hi hi hi).
massima mai scaduta: la tua sinistra non sappia mai del bene che fa la tua destra (sempre che sia vero che lo faccia)
sin²(theta)=omega*sin(alfa)
Mitico Crozza! Commento di Bossi dopo le disastrose elezioni amministrative: "Poteva andare peggio. Potevo avere più figli..." (per come replicato in un post da ing.Max)

Offline deambulo

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Re: Punti quotati: questione di misure?
« Reply #3 on: 05 June , 2012, 09:39:04 AM »
Grazie a tutti per le dotte risposte! Anch'io ho una masnada di carte topografiche qui da me, ma mica avevo pensato di guardare la data di riferimento dei rilievi :muro:
Eppure lo sapevo che le carte della mia zona pre anni '40 erano rielaborazioni di quelle tardo ottocentesche  :muro:  :muro:  :muro:
Cmq adesso valuterò attentamente ogni dato che mi avete fornito.
In merito all'inquietante "Mistero dell'idrometro maledetto" sto effettuando accurate verifiche. Pare che qualcuno ci voglia scrivere una sceneggiatura per un film :asd:
Vi terrò aggiornati :ook:

Offline melo

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Re: Punti quotati: questione di misure?
« Reply #4 on: 05 June , 2012, 12:03:43 PM »
Magari non è lo stesso punto. 1:50000, ovvero 1 cm = 500 m.
Ammettendo che il puntino della quota abbia diametro di un millimetro, lo stesso occuperà un'area di circa 2000 mq. Trovare una differenza di quota di 3 m all'interno di 2000 mq non è poi così improbabile.

L'unico modo per avere la quota esatta è quello di andare sul posto e misurarla!
"Non prendere la vita troppo sul serio, tanto non ne uscirai vivo!" 

 

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