Parliamo di fondazioni superficiali, in particolare del § C 7.11.5.3.1.
l problema è come considerare la riduzione della capacità portante dovuta al sisma.
Per documentarmi, tra l'altro ho letto, ing. M. Franceschini
http://www.teleios-ing.it/it/Staff.asp?sez=f_lezioni e Carfì, Maugeri, Motta
http://www.ing.unitn.it/~iarg2004/cascone_ernesto.pdf.
Apro questa discussione per chiedere commenti circa questo approccio che ha come obiettivo
applicare quanto richiesto dalla circolare al § citato.
Il punto di partenza è la formula trinomia di Brinch-Hansen compreso tutti i coefficienti, in particolare quelli di
inclinazione del carico funzione dell'azione di taglio dovuta al sisma e all'azione assiale.
Due sono gli effeti dovuti al sisma, uno inerziale ed uno cinematico.
L'effetto inerziale è, secondo il citato § della circolare (prob. in un modo non corretto secondo molti), considerato nei valori dei coeff. di inclinazione. Non devo fare nulla quindi di particoalre.
L'effetto cinematico deve essere considerato tramite Khk. Il § dice di riferirsi ai pendii, § 7.11.3.5.2 ove si trova kh=betaS x ag / g.
Considero implicito kh=khk (sarà giusto?).
Per quanto riguarda betaS altri dubbi. Considerare valori sempre minori a 0.3 sembra essere non sempre accettabile secondo alcuni. Al momento la norma però me lo permette e quindi applico la Tab. 7.11.1 in cui ci sono questi coeff. .
Calcolato khk però, a me sembra, la norma non mi dice come calcolare il coeff. riduttivo di Ngamma.
Applico allora la formula egammak= (1-khk/tan FI)^0.45 come suggerito da Maugeri dome egammak è il coeff. riduttivo di Ngamma-statico.
Ho ora tutti gli elementi per il calcolo di qlim in condizioni sismiche
Posso dire che in questo modo sto applicando quanto richiesto dalla circolare?
E' meglio forse seguire un altro approccio, forse più sicuro?