Author Topic: non capisco ...  (Read 3411 times)

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afazio

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non capisco ...
« on: 15 January , 2010, 20:24:57 PM »
Non capisco quali parametri di elasticità possa utilizzare un geologo nel calcolo degli spostamenti di una paratia a sbalzo.
Voi ingegneri ne sapete nulla?

Offline Gilean

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Re: non capisco ...
« Reply #1 on: 15 January , 2010, 20:27:59 PM »
no.
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

Offline quattropassi

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Re: non capisco ...
« Reply #2 on: 15 January , 2010, 22:24:03 PM »
 :mmm:  da quel che mi han spiegato in un altro forum, direi "quelli corretti": lo sancisce un dpr...
 :byebye:
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Offline pasquale

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Re: non capisco ...
« Reply #3 on: 16 January , 2010, 00:32:29 AM »
nella maggioranza dei casi ho visto che sorvolano sui parametri elastici, parlano sempre e solo di carico limite manco se si trattasse delle fondazioni di tante Sears Tower, dicono che le prove edometriche e quelle triassiali costano molto e, se per caso volessi ricavarteli dalle prove penetrometriche, non ti danno i risultati delle prove
P.S. ma perché è compito del geologo calcolare gli spostamenti della paratia ?
qualche modifica legislativa e di corsi di studi che non conosco ?
« Last Edit: 16 January , 2010, 00:34:07 AM by pasquale »
impossibile est ut is faciat, qui nescit quomodo fiat
(Arnold Geulincx)

Offline Gilean

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Re: non capisco ...
« Reply #4 on: 16 January , 2010, 10:51:26 AM »
no.
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

afazio

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Re: non capisco ...
« Reply #5 on: 16 January , 2010, 13:55:21 PM »
nella maggioranza dei casi ho visto che sorvolano sui parametri elastici, parlano sempre e solo di carico limite manco se si trattasse delle fondazioni di tante Sears Tower, dicono che le prove edometriche e quelle triassiali costano molto e, se per caso volessi ricavarteli dalle prove penetrometriche, non ti danno i risultati delle prove
P.S. ma perché è compito del geologo calcolare gli spostamenti della paratia ?
qualche modifica legislativa e di corsi di studi che non conosco ?

Il calcolo di una paratia, escludendo le verifiche strutturali, e' qualcosa di puramente geotencico poichè riguarda essenzialmente la determinazione dei diagrammi di spinta attiva e passiva, la determinazione dell'affondamento e il regime degli spostamenti del terreno (che poi sono uguali a quelli della paratia almeno all'interfaccia paratia-terreno).
Ad una domanda specifica inerente gli spostamenti di una paratia, un geologo che sappiamo e' competente per la geotecnica, ha chiesto "che parametri di elasticità hai usato per il calcolo della paratia? ".
Ed appunto per questo mi chiedevo quali parametri di elasticità potesse mai usare un geologo per il calcolo geotencico di una paratia.

Offline giorgiobis

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Re: non capisco ...
« Reply #6 on: 28 April , 2010, 00:12:10 AM »
Personalmente ritengo che il problema degli spostamenti di una paratia sia di tipo geotecnico, coinvolga problemi di interazione terreno-struttura e, quindi, sia di competenza esclusiva dell'ingegnere.
In relazione ai parametri di spostame,to, dipende da quale metodo di calcolo usi.
Un ottimo programma è "paratie" di harpaceas, che fa il calcolo step by step in elastoplastico. Dovrebbe essere accessibile il manuale sul sito di harpaceas, che definisce anche i parametri di calcolo della defomabilità.

Una nota (per non parlare male di altri programmi):
un buon test per verificare la correttezza di un programma
1) verificare che mettendo dei vincoli fissi che impediscono gli spostamenti della paratia, la pressione del terreno sia pari alla spinta a riposo.
2) verificare che presollecitando un tirante (prima di fare lo scavo), la pressione a monte si incrementi rispetto al valore della spinta a riposo fino, al massimo, alla pressione passiva.

 

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