Author Topic: [Geotecnica] Platea su pali per nucleo ascensore-scale  (Read 8938 times)

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Offline Ing.Cec

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[Geotecnica] Platea su pali per nucleo ascensore-scale
« on: 12 May , 2010, 16:20:40 PM »
Salve a tutti.
Dopo aver cercato un pò nel forum, senza successo, non posso non scrivere....
Sto progettando una fondazione a plinti su pali per un grande edificio direzionale, ma ho un problema quando mi trovo in corrispondenza dei nuclei.  ???
Per determinare il sistema delle forze Puntoni-Tiranti nei plinti su pali schemattizzo come indicato nel Cinuzzi-Gaudiano poichè il pilastro scarica puntualmente al centro della fondazione, ma in una platea su pali al di sotto delle scale le sollecitazioni si distribuiscono sul perimetro di un'area vasta...come posso considerare le pareti? Potete aiutarmi a schematizzarle?
Spero di si!!
Anticipatamente grazie.  ;)
Cec
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Offline Gilean

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Re:[Geotecnica] Platea su pali per nucleo ascensore-scale
« Reply #1 on: 12 May , 2010, 16:26:32 PM »
il tuo problema, se ho capito bene, e' che mentre nel pilastro il carico e' puntuale, nella parete (anche modellandola con un software commerciale), hai un carico distribuito sul plinto e di conseguenza non sai regolarti?
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

Offline Ing.Cec

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Re:[Geotecnica] Platea su pali per nucleo ascensore-scale
« Reply #2 on: 12 May , 2010, 16:42:49 PM »
Per ora sto facendo delle considerazioni con calcoli a mano...essendo la prima volta che affronto questo problema, lo voglio dominare personalmente prima di gestirlo con un sw.
Si, non riesco a regolarmi per schemattizzare le forze.  :mmm:
Se alla base del pilastro posso ipotizzare un traliccio spaziale con Puntoni e Tiranti indipendentemente dal num di pali, nel caso del nucleo NO...le pareti son 4 e, come è evidnte, ogni parete ha un carico distribuito!
Secondo te, posso applicare la risultante dei carichi verticali del nucleo nel baricento dell'impronta? Tipo un pilastro equivalente....  :gratta:
Grazie
Cec

zax2010

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Re:[Geotecnica] Platea su pali per nucleo ascensore-scale
« Reply #3 on: 12 May , 2010, 16:50:34 PM »
Per me si. Comunque sia configurato il tuo nucleo in elevazione, considerando sufficientemente rigida la sua fondazione, potrai determinare delle sollecitazioni globali N,M,T agenti sul piastrone di fondazione, e da questo i carichi puntuali su ogni singolo palo.

Offline Ing. Edoardo

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Re:[Geotecnica] Platea su pali per nucleo ascensore-scale
« Reply #4 on: 12 May , 2010, 17:08:29 PM »
Si concordo. La piastra del plinto avrà sicuramente un M,N,T totali, per cui una volta ricavate, è facile trovare le sollecitazioni su ogni palo considerando le eccentricità degli stessi rispetto al baricentro della pastra stessa (punto di applicazione dei carichi globali sul plinto).
"Niente e nessuno ha sempre torto: anche un orologio fermo ha ragione due volte al giorno."

Offline Ing.Cec

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Re:[Geotecnica] Platea su pali per nucleo ascensore-scale
« Reply #5 on: 12 May , 2010, 17:42:24 PM »
Per prima cosa grazie a tuuti voi!!!
Sono daccordo, ma nutro delle perplessità nel caso in cui sotto l'impronta del nucleo ci siano alcuni pali....i tralicci che si creano sono diversi da quelli che si realizzerebbero con un carico puntuale centrato, no?
Secondo voi, mi sto ponendo un problema inutile?
Ancora grazie.  :)

Posto l'immagine del mio caso:

Cec

zax2010

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Re:[Geotecnica] Platea su pali per nucleo ascensore-scale
« Reply #6 on: 12 May , 2010, 17:52:37 PM »
Se vuoi "padroneggiare" il problema manualmente, ed in modo speditivo, è chiaro che perdi qualcosa per strada.....
E' ovvio comunque che tutte le schematizzazioni sono appunto....schematizzazioni.

Secondo te il meccanismo biella-puntone di un plinto alto con pali non è a sua volta una schematizzazione?

Offline Ing.Cec

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Re:[Geotecnica] Platea su pali per nucleo ascensore-scale
« Reply #7 on: 12 May , 2010, 18:10:09 PM »
...mmmmm...  :mmm:

In effetti, si....
Ok, grazie!  ;)
Cec

Renato

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Re:[Geotecnica] Platea su pali per nucleo ascensore-scale
« Reply #8 on: 13 May , 2010, 08:34:33 AM »
Le dimensioni in pianta della platea mi sembrano notevoli rispetto all'ipotesi di plinto infinit. rigido. Cioè non penso sia corretto ipotizzare il comportamento di corpo rigido a meno di non assegnare uno spessore eccessivo alla platea (3-4 metri!)
Sconsiglio l'uso del solito "primitivo" modello puntone tirante indicato nei soliti testi di tecnica: si riferisono a soli carichi verticali (siamo ormai sempre in zona sismica e le forze orizz. ed i momenti flettenti trasmessi in fondazione possono essere più importanti delle forze verticale)
Consiglio uno schema a platea flessionale o a graticcio di travi equivalenti per modellare la trasmissione (a taglio e flessione) delle forze trasmesse dalle pareti ai pali. In tal modo la verifica del plinto si potrà basare su schemi equilibrati e congruenti tenendo conto della sua reale deformabilità. Lo schema è rognoso da predisporre ma con qualche accortezza si può realizzare (ad es. disponendo i pali alle estremità dei vari setti etc.)

Offline Cris

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Re:[Geotecnica] Platea su pali per nucleo ascensore-scale
« Reply #9 on: 13 May , 2010, 09:17:47 AM »
Le dimensioni in pianta della platea mi sembrano notevoli rispetto all'ipotesi di plinto infinit. rigido. Cioè non penso sia corretto ipotizzare il comportamento di corpo rigido a meno di non assegnare uno spessore eccessivo alla platea (3-4 metri!)
Sconsiglio l'uso del solito "primitivo" modello puntone tirante indicato nei soliti testi di tecnica: si riferisono a soli carichi verticali (siamo ormai sempre in zona sismica e le forze orizz. ed i momenti flettenti trasmessi in fondazione possono essere più importanti delle forze verticale)
Consiglio uno schema a platea flessionale o a graticcio di travi equivalenti per modellare la trasmissione (a taglio e flessione) delle forze trasmesse dalle pareti ai pali. In tal modo la verifica del plinto si potrà basare su schemi equilibrati e congruenti tenendo conto della sua reale deformabilità. Lo schema è rognoso da predisporre ma con qualche accortezza si può realizzare (ad es. disponendo i pali alle estremità dei vari setti etc.)


Quindi, se ho capito bene, le tue affermazioni riguardano la totalità delle platee (che nella normalità hanno dimensioni assimilabili a quella postata e sicuramente spessori inferiori ai 3 metri).
Scusate se mi intrometto ma il sistema a graticcio di travi equivalenti potrebbe essere utilizzato anche per questa di cui all'immagine seguente?

Quando i nani fanno l'ombra lunga.... è l'ora del tramonto.

Renato

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Re:[Geotecnica] Platea su pali per nucleo ascensore-scale
« Reply #10 on: 13 May , 2010, 10:00:07 AM »
Quindi, se ho capito bene, le tue affermazioni riguardano la totalità delle platee (che nella normalità hanno dimensioni assimilabili a quella postata e sicuramente spessori inferiori ai 3 metri).
Scusate se mi intrometto ma il sistema a graticcio di travi equivalenti potrebbe essere utilizzato anche per questa di cui all'immagine seguente?
No il graticcio di travi eq. è adatto a plinti su pali con pali piuttosto vicini.
Per la platea di figura (pali molto distanti) è senz'altro meglio il modello a platea (elementi shell etc).

Offline ferrarialberto

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Re:[Geotecnica] Platea su pali per nucleo ascensore-scale
« Reply #11 on: 13 May , 2010, 22:15:40 PM »
Le dimensioni in pianta della platea mi sembrano notevoli rispetto all'ipotesi di plinto infinit. rigido. Cioè non penso sia corretto ipotizzare il comportamento di corpo rigido a meno di non assegnare uno spessore eccessivo alla platea (3-4 metri!)
Sconsiglio l'uso del solito "primitivo" modello puntone tirante indicato nei soliti testi di tecnica: si riferisono a soli carichi verticali (siamo ormai sempre in zona sismica e le forze orizz. ed i momenti flettenti trasmessi in fondazione possono essere più importanti delle forze verticale)
Consiglio uno schema a platea flessionale o a graticcio di travi equivalenti per modellare la trasmissione (a taglio e flessione) delle forze trasmesse dalle pareti ai pali. In tal modo la verifica del plinto si potrà basare su schemi equilibrati e congruenti tenendo conto della sua reale deformabilità. Lo schema è rognoso da predisporre ma con qualche accortezza si può realizzare (ad es. disponendo i pali alle estremità dei vari setti etc.)


Concordo su tutto ed in particolare, se possibile, va rivista la posizione dei pali.

Ciao.
ing. FERRARI Alberto - www.ferrarialberto.it

 

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