Ho letto un pò tutto e vi racconto cosa è successo a me (visto che nel primo post si ipotizza acqua piovana).
Ho dovuto redigere una perizia per infiltrazioni ed allagamenti nell'ambito di un interrato.
Vado in sopralluogo e mi trovo una situazione di allagamento completo con ingresso di acqua in pressione 10 o 20 cm sulla quota del pavimento interrato (parlo di minimo un litro al minuto).
La quantità di acqua era molto considerevole e l'acqua era limpida.
Ho naturalmente pensato subito ad una falda in pressione e/o una rottura di una conduttura di adduzione.
Indaga, accerta dai una occhiata al terreno, scava.... alla fine ho scoperto.
Non c'era ne una falda ne una perdita.
Il terreno, molto paludoso, non aveva vie di smaltimento, e per sua natura (che michele conti mi aiuti con la definizione delle caratteristiche dello stesso), tratteneva l'acqua piovana.
La struttura dell'interrato era in blocchi di cemento portante, senza alcuna intonacatura di regolarizzazione.
La guaina impermeabilizzante era incollata senza primer ed in qualche punto non era neppure giuntata bene.
Questo ha comportato il fatto che l'acqua piovana, è penetrata nelle imperfezioni di incollatura in superficie tra strato e strato, all'interno dello spazio tra la guaina stessa e la superficie verticale di muratura portante.
A questo punto, l'acqua ha scollato l'impermeabilizzante ed ha creato di fatto una "sacca" che riempiendosi di acqua (per due metri di altezza), alla quota di ingresso dell'infiltrazione aveva la pressione che vi ho descritto.
Insomma... io uno scavetto nei pressi dei punti di infiltrazione lo farei... perchè succede anche questo.