Author Topic: Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione  (Read 5272 times)

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Massimo.T

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Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione
« on: 11 May , 2010, 11:25:58 AM »
Stamattina m'è venuta l'idea per sistemare il tedioso problema dell'esecuzione di indagini geologiche iperfini al solo scopo di scoprire la categoria del terreno.
A,B,C,D,E.
A priori non sappiamo quale delle cinque sia la peggiore, anche perchè nella costruzione dei diversi spettri è vero che alcuni sono notevolmente più "bassi", ma è altrettanto vero che per determinati periodi ci si ritrovi con una traslazione e quindi il problema c'è.
Inoltre per un certo periodo l'ordinata spettrale SLV massima dipende da un terreno che potrebbe non corrispondere all'ordinata spettrale SLD massima..

Ed ecco l'idea:
dato che la conoscenza della categoria determina gli spettri tali da creare le 16+16 combo sismiche,
perchè non moltiplicare lo studio per tutte le 5 categorie del terreno?
anzichè 16+16 diventeranno 80 + 80...

..ma dove sta il problema se ci ricordiamo che presunta parcella aggiuntiva del geologo può diventare una parcella aggiuntiva dell'ingegnere? :ook:

In pratica si consegna al GC una struttura progettata per resistere sia in A che in B che in C che in D che in E.
E' quindi SICURAMENTE migliore (o al più uguale) di una struttura progettata per resistere nella categoria esatta di quel terreno.

L'unico problema che vedo è che occorre escludere le categorie S1 ed S2...





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Offline Ing. Edoardo

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Re: Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione
« Reply #1 on: 11 May , 2010, 11:30:56 AM »
Massimo la cosa mi interessa ma potresti essere più preciso?
"Niente e nessuno ha sempre torto: anche un orologio fermo ha ragione due volte al giorno."

Massimo.T

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Re: Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione
« Reply #2 on: 11 May , 2010, 11:50:33 AM »
l'idea è semplice:

devi far entrare un mobile in un ambiente.
i mobili A e B disponibili sono di dimensioni a1xb1 e a2xb2
Poi hai una porta da fare COME TI PARE.

Se non vuoi perderti nelle chiacchiere dell'arredatore, ti basterà fare la porta in modo che entri sia il mobile A che il mobile B.

Da progettista, devi dimostrare che dalla porta entri sia l'ingombro a1xb1 che quello a2xb2.


Idem per quel che dico:
Non sai se il terreno sia A,B,C,D o E?
Bene! Fai finta che siano tutti e 5! Valuterai le 16+16combo per tutti e cinque i casi e il gioco è fatto!

Offline ing.Max

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Re: Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione
« Reply #3 on: 11 May , 2010, 12:09:41 PM »
Forse è una conclusione un po' superficiale, ma non si rischia di sobbarcare il cliente con i costi di un inutile sovradimensionamento? In questo scenario il cliente risparmia sul geologo ma conpensa con la parcella più cara dell'ingegnere, inoltre la struttura potrebbe risultare sovradimensionata e quindi più costosa...
Con lo stesso ragionamento potrei indurre il cliente a farmi pagare la progettazione di una abitazione con i criteri di un edificio strategico, certamente più performante ma anche più costosa...

Ho frainteso?
"La conoscenza non occupa spazio"

Massimo.T

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Re: Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione
« Reply #4 on: 11 May , 2010, 12:26:28 PM »
Hai frainteso nella sostanza.

Lo scopo è quello di applicare questi concetti SOLO laddove la modestia dell'opera lo consente!

Devi fare un qualcosa del tutto trascurabile? Un qualcosa che armandolo al minimo è comunque verificatissimo (di sicuro)?

Ecco che il costo aggiuntivo del geologo non serve e la geotecnica può biforcarsi nei 5 casi!
Al più mi domando se si possa fare ciò! Se ossia esistono controindicazioni sopite..

zax2010

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Re: Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione
« Reply #5 on: 11 May , 2010, 12:27:44 PM »
Mamma mia! Siamo alle solite!

Per evitare 800 discorsi, ho provato a fare una piccola prova.
E' condensata nel grafico che allego (scusate la pochezza)



Trattasi dello spettro di risposta SLD nel punto long 42.000 - lat 14.000, una volta calcolato con un terreno tipo D (la curva in giallo) ed una volta con terreno tipo A (la curva in blu).

Come si vede non c'è storia. La curva gialla (terreno D) è sempre più alta di quella del terreno tipo A, praticamente quasi sempre il doppio. Inoltre da notare che passando da A->D il plateau, ovvero la parte alta e piatta del diagramma si allarga sempre più.

Per cui alla fine tanto varrebbe calcolare con le sole combinazioni per categoria D del suolo.
(In unico modello esisterebbe software che mi consenta di calcolare la struttura inviluppando le sollecitazioni derivanti da più spettri con differente categoria del suolo?)
« Last Edit: 11 May , 2010, 12:41:39 PM by zax2010 »

Offline Gilean

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Re: Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione
« Reply #6 on: 11 May , 2010, 12:33:03 PM »
beato il vecchio s-2/100 dico io. Per il resto, onestamente il discorso (parlando di sicurezza) puo' anche essere accettato, ma a che costi? e soprattutto, con quanto "sbattimento" dell'ingegnere, il quale oltre all'impatto da brivido con le NTC 2008, si vede catapultato in altre combinazioni (gia' non sa quali sono le normali)? riassumendo: utile teoricamente, ma sconsigliato praticamente.
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

Offline Ing. Edoardo

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Re: Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione
« Reply #7 on: 11 May , 2010, 12:47:59 PM »
La spiegazione di zax non lascia scampo. Effettivamente è difficile scindere l'adattabilità del metodo di Massimo ad un maggiore costo inevitabile dell'opera. Ma se mai ci fosse un committente con disponibilità economica infinita, sarebbe un buon metodo
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Offline ing.Max

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Re: Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione
« Reply #8 on: 11 May , 2010, 13:44:44 PM »
Credo che Massimo intenda questo: devo fare, estremizzando,  un muro alto 1 metro; mi assumo la responsabilatà di non consultare il geologo, d'altro canto, per tutelarmi calcolo, la struttura nel peggiore dei casi possibili. Dopo di che o trovo il caso peggiore, come ha suggerito zax, oppure percorro tutti i casi possibili... il sovradimensionamento compensa ampiamente, in teoria, la campagna di indagini del geologo.
Ergo risparmio economico complessivo e struttura sicura.

Di sicuro mi faccio carico di una responsabilità professionale altrui, quindi è auspicabile che la parcella sia adeguata.
Non so da voi ma qui le parcelle di un geologo per una indagine banale si aggirano sui 700-1000 €. Siamo sicuri che il quadro economico ritorni, a conti fatti?

 
"La conoscenza non occupa spazio"

Offline Gilean

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Re: Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione
« Reply #9 on: 11 May , 2010, 14:05:52 PM »
ed i parametri meccanici e geotecnici (angolo d'attrito, peso specifico, coesione, ocr, grado di addensamento e via discorrendo) come te li ricavi per il calcolo del muro sempliciotto?
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

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Offline ing.Max

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Re: Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione
« Reply #10 on: 11 May , 2010, 14:16:22 PM »
Con lo "spannometro".... 1D20 e 3D6 (e se hai dei dubbi, celati dietro il masterscreen)
 :oook: (nota bene l'emoticon non simboleggia "ok" ma "misura a spanne"...)

....scherzi a parte, immagino che in questo caso si debba fare ricorso all'esperienza (come suggerisce la norma), per cui  si auspica che l'ingegnere conosca la zona e abbia su quel terreno una confidenza sufficiente a ipotizzare dei valori sensati....

Chiaro sono tutte responsabilità che si assume il progettista...
« Last Edit: 11 May , 2010, 14:19:10 PM by ing.Max »
"La conoscenza non occupa spazio"

Offline Cris

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Re: Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione
« Reply #11 on: 11 May , 2010, 15:07:37 PM »
ed i parametri meccanici e geotecnici (angolo d'attrito, peso specifico, coesione, ocr, grado di addensamento e via discorrendo) come te li ricavi per il calcolo del muro sempliciotto?
Con lo "spannometro".... 1D20 e 3D6 (e se hai dei dubbi, celati dietro il masterscreen)
 :oook: (nota bene l'emoticon non simboleggia "ok" ma "misura a spanne"...)

....scherzi a parte, immagino che in questo caso si debba fare ricorso all'esperienza (come suggerisce la norma), per cui  si auspica che l'ingegnere conosca la zona e abbia su quel terreno una confidenza sufficiente a ipotizzare dei valori sensati....

Poi queste scelte vanno giustificate quindi (ribadisco anche di qua):

.... DICHIARA
-   che il manufatto di progetto ha destinazione d’uso non pubblica (residenziale);
-   che lo stesso ricade in una zona interclusa con caratteristiche sufficientemente note e con costruzioni esistenti confrontabili;
-   che si tratta di “modesto manufatto che ricade in zone già note e che le indagini in sito e di laboratorio sui terreni di fondazione possono essere ridotte od omesse in quanto è stato possibile procedere alla caratterizzazione dei terreni sulla base di dati e notizie raccolti mediante indagini precedenti, eseguite su terreni simili ed in aree adiacenti” in ottemperanza e secondo le disposizioni di cui al D.M. 11/03/1988 (G.U. 01/06/1988, n. 127 suppl.) – C.3. Prescrizioni per le indagini;


Cacchio... la sto vendendo a tutti.. :asd:

Quando i nani fanno l'ombra lunga.... è l'ora del tramonto.

Offline xalf70

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Re: Rimedio dubbio per evitare la microzonizzazione
« Reply #12 on: 11 May , 2010, 15:43:37 PM »
a quanto detto e ridetto :rotfl: da Cris aggiungo il punto 2.1 dell'eurocodice 7
".....Al fine di stabilire i requisiti che la progettazione geotecnica deve rispettare si possono
introdurre tre categorie geotecniche 1, 2 e 3.
Di regola, prima di intraprendere le indagini geotecniche è opportuno attribuire in
via provvisoria la struttura ad una delle tre categorie geotecniche. Tale attribuzione
deve essere verificata ed eventualmente variata in ciascuna delle fasi del progetto
e del processo di costruzione.
Le varie parti di un progetto possono ricadere in differenti categorie geotecniche.
Non necessariamente l'intero progetto deve essere trattato con i criteri corrispondenti
alla massima tra tali categorie.
Si può fare ricorso alle procedure previste da categorie superiori per dimostrare la
validità di progetti meno costosi ovvero tutte le volte che il progettista lo ritenga appropriato.

Categoria geotecnica 1
Questa categoria comprende strutture relativamente semplici e di modeste dimensioni
per le quali:
- è possibile garantire il rispetto dei requisiti fondamentali sulla base dell'esperienza
e di indagini geotecniche di tipo qualitativo;
- i rischi per le persone e per le cose siano trascurabili.
Le procedure della categoria geotecnica 1 sono sufficienti solo in situazioni di sottosuolo
che, in base all’esperienza comparabile, risultino tanto semplici da consentire
l’impiego di metodi ordinari per il progetto e la costruzione della struttura.
Le procedure previste dalla categoria geotecnica 1 sono sufficienti solo se non siano
previsti scavi al di sotto della superficie libera della falda idrica o se l’esperienza locale
comparabile indichi che lo scavo proposto al di sotto di tale superficie sia realizzabile
senza difficoltà
I seguenti sono esempi di strutture o parti di strutture che possono attribuirsi alla
categoria geotecnica 1:
- edifici per civile abitazione, semplici, di 1 o 2 piani ed edifici rurali con massimo
carico di progetto di 250 kN per pilastro e di 100 kN/m per muri continui e per
i quali siano adottati tipi convenzionali di fondazioni dirette o su pali;
- muri di sostegno e scavi armati di altezza non maggiore di 2 m;
- modesti scavi per opere di drenaggio, posa in opera di tubi interrati, ecc......"

poi va anvati con la categegoria 2 e 3



 

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