Mi avete incuriosito.
Sono andato a guardare il foglio elettronico che ho modificato dalle TA aggiornandolo al nuovo DM08 (e che quando ho un momento metterò a disposizione nella sezione download).
Per il calcolo avevo adottato l'approccio 2, pensando che il tutto sarebbe venuto più "stringato" (una pia illusione, per effetto del sisma verticale, comunque una volta verso l'alto ed una volta verso il basso, per effetto della verifica a ribaltamento che in ogni caso va effettuata con i fattori M2, e non gli M1 dell'approccio 2).
Ho fatto una tabellina di fattori parziali (che ho tenuto esplicitata in modo da modificarli a "piacimento"), per ogni singola verifica, con e senza sisma.
Riguardo alla verifica a scorrimento ad esempio, senza sisma ho un fattore 1.0 per il peso del muro, ed 1.3 per la spinta (prelevati dalla tabella 6.2.I, considerando la favorevolezza/sfavorevolezza delle varie tipologie di carico, ma considerando la spinta statica alla stessa stregua di un permanente - ben definito).
Con il sisma invece, allo scorrimento ho tutti i fattori impostati ad 1.0
Ovvio io non sono la norma. Però riguarderò la normativa anche in funzione di quanto ho finora letto e leggerò.
Riguardo ai fogli elettronici dell'ing Caffè, io rimango nel dubbio, ma lui segue tutti gli altri, su un fattore +/- che interviene con kv e che da una lettura dell'EC, a mio avviso, è +/- in un addendo e -/+ nell'altro (vedrò di essere più esplicito poi).
I coefficienti parziali di cui alla tabella A, si applicano alle azioni e secondo l'approccio e la combinazione che si sceglie.
Questi coefficienti si applicano pertanto ai "pesi" alla "spinta del terreno" alla "spinta dovuta al "sovraccarico"
quindi se si scegliesse un approccio che preveda i coefficienti
0.9 per il peso del muro che indico con Pm
1.3 per la spinta dovuta al terreno (che indico con St)
1.5 per la spinta dovuta al sovraccarci (che indico con Sq)
avremmo una verifica basata su una relazione F che vede coivolti i seguenti valori:
F=F(0.9*Pm; 1.3*St; 1.5*Sq)
soffermiamoci su St e vediamo di capire se cresceo diminuisce tra la condizione statica e quella sismica.
Come detto prima, St cresce.
se invece si scegliesse un approccio che preveda i coefficienti
1.1 per il peso del muro che indico con Pm
1.0 per la spinta dovuta al terreno (che indico con St)
0.0 per la spinta dovuta al sovraccarci (che indico con Sq)
avremmo una verifica basata su una relazione F che vede coivolti i seguenti valori:
F=F(1.1*Pm; 1.0*St; 0.0*Sq)
soffermiamoci su St e vediamo di capire se cresce o diminuisce tra la condizione statica e quella sismica.
Come detto prima, St cresce, anche in questo caso.