Grazie per la segnalazione.
Tuttavia la soluzione suggerita ritengo vada bene solo se la struttura è a setti mentre se fosse a telaio credo si possano definire come elastici solo le pareti interrate ma non quelle fuori terra, perché coesisterebbero elementi duttili (pilastri) ed elastici (pareti) ma entrambi contribuirebbero alla resistenza sismica.
Se ad esempio in una struttura a telaio è presente un vano ascensore modellato con pareti a C, la rigidezza di queste ultime rispetto a quella dei pilastri sarebbe percentualmente notevole, anche se nel complesso si dimostrasse che la struttura è a telaio o mista equivalente a telaio: in tal caso secondo me si dovrebbero trattare le pareti come sismoresistenti, con zone critiche d'estremità ecc.
Del mio stesso parere è anche l'assistenza della STS (o meglio, l'operatore che mi ha risposto), che avevo interpellato tempo fa.
Che ne pensate?
P.S.: c'è un modo per far partire la zona critica di un setto dal piano campagna invece che dal piano interrato?