Adesso è puramente per ragionare.
Posto l'immagine sottostante per cercare di capire cosa fa l'Edilus quando dai miei dati genera il modello vero e proprio di calcolo.
Lo schema che ho denominato (reale) ovviamente non lo è per nulla, considerando le cerniere che ho nelle travi, ma mi tornerà utile successivamente.
Ho segnato con spessore maggiorato i braccetti rigidi che mi si dice Edilus genererebbe.
Io immagino che nel caso di travi appoggiate-appoggiate, Edilus crei il modello denominato "Schema 1".
Se io non avessi alcun piano rigido (seguitemi perchè è importante), a seguito di una differenza di spostamento della testa dei pilastri, nascerà nella trave uno sforzo normale di trazione o compressione, e poichè la linea d'asse della mia trave incernierate è disallineata con la testa dei pilastri, ecco che su di essa nasce anche un momento flettente (N*e) costante lungo tutto lo sviluppo della trave, e del tutto indipendente dai vari carichi verticali che possano agire sulla trave stessa.
Viceversa immaginiamo che l'Edilus crei il modello denominato "Schema 2".
Anche qui,
se io non avessi alcun piano rigido, e le teste dei pilastri si spostano in maniera differente, nascerebbe uno sforzo normale nella trave, ma per effetto delle cerniere ubicate stavolta più in basso, la trave diventa a tutti gli effetti una biella, e dunque su di essa non si genera alcun momento flettente. Sui braccetti rigidi immagino in questo caso nasceranno dei momenti flettenti leggermente più alti che non nello schema 1.
Per inciso faccio notare che se i braccetti rigidi non fossero inclinati, ma fossero ORIZZONTALI, tra schema 1 e schema 2 non ci sarebbe affatto alcuna differenza. Se non una differenza di luce di calcolo della trave stessa.
MA FACCIO NOTARE PERO' CHE NEL CASO DI PIANO RIGIDO TUTTO CIO' NON ACCADE. Ovvero le teste dei pilastri si muovono all'unisono, non si genera sforzo normale, non si genera dunque alcun momento flettente aggiuntivo. E ciò sia che l'asse della trave sia allineato con il nodo del pilastro, sia che stia 10.00 m più in basso.
Pertanto le differenze riscontrate da Matt nel post precedente sono per me incomprensibili.
In pratica però dal semplice schema postato sotto si può evincere che la "sofisticazione" del modello creato da Edilus è deleteria e genera in generale degli sfalsamenti con i risultati aspettati (Anche nel caso di continuità delle travi con il pilastro).
A questo punto, sofisticazione per sofisticazione, forse il modello corretto sarebbe il seguente:
In cui il tratto rigido, verticale, del pilastro viene spezzettato tutte le volte che serve per tenere conto della effettiva altezza di tutte le travi che ad esso convergono.
E con la testa del pilastro sempre alla quota a cui Edilus (forse) assegna le masse.
E comunque mi chiedo a cosa serva tutto ciò. Se al nodo pilastro si assegnano le masse, tanto vale che nel modello si generino gli assi delle travi proprio a quella quota.
Poi in fase di disegno delle travate si considereranno tutti gli sfalsamenti del caso. Ma poi!