Se il piano è inclinato, a prescindere se il solaio sia rigido o meno nel suo piano, CDS vuole che sia definito come "interpiano" e non come "piano sismico".
La questione risiede in quello che è l'approccio della modellazione.
Il tetto a una o più falde, se è in solaio latero cementizio, è rigido nel suo piano, alla stessa stregua dello stesso solaio realizzato su un piano orizzontale.
Ma non è "piano sismico" per come lo intende CDS.
e dove lo hai letto?
In quelle 4 mie righe ci sono parecchie mie affermazioni.
A quale affermazione ti riferisci?
alla prima ed all'ultima.
Se c'è equivoco nell'intendere la terminologia di CDS, essa è all'origine, che negli anni '80 battezzarono così le cose: 1) "piano sismico"; 2) interpiano.
Supponiamo di avere un solaio orizzontale che possa considerarsi infinitamente rigido nel suo piano e per azioni agenti nel suo piano.
Tolto il caso di dover considerare la componente verticale del sisma, le azioni sismiche equivalgono a forze orizzontali di inerzia agenti preponderantemente nel piano dell'impalcato.
Ora è da fare un passo indietro.
Ogni nodo di ogni asta ha 6 gdl dinamici. Quindi anche un piccolo edificio ha migliaia o più gdl.
Nel caso degli edifici sotto determinate ipotesi i gdl possono ridursi.
Nel caso si ha un solaio rigido nel suo piano ed orizzontale (orizzontale per le azioni sono orizzontali), i gdl possono ridursi a soli 3 (per piano).
Quando CDS chiede "piano sismico?", intende chiedere all'utente se sono verificate queste condizioni al fine di potere CDS stesso modellare con soli 3 gdl tutte le teste delle aste afferenti a quel piano.
In questo caso gli spostamenti relativi tra due qualsiasi teste delle aste sono nulle.
Anche se le falde delle copertura sono con solai rigidi, siccome sono inclinate, mentre le azioni sono orizzontali, non è corretto definirle come piano rigido.
Per cui rimane l'opzione "interpiano", intendendo con questo che CDS terrà conto nella modellazione delle aste di tutti i gdl presenti, come se non ci fosse il solaio che trattiene le travi "rigidamente" nel suo piano.
Andando in fase di output si noterà dalla visione dei "dominio di resistenza + verifica" che le travi appartenenti a un "piano sismico" sono prive di sforzo normale, mentre quelle di "interpiano" sono soggette pure a sforzo normale.
Questo per capire come il programma tiene conto o no di certi gdl.
Il programma l'ho visto nascere così da colleghi un po' più grandicelli di me (ma lo ho utilizzato pochissimo).
Usarono questi due termini.
Non l'ho letto da nessuna parte.
Un giovane amico collega lo usa da 14 anni e mi riferisce che quelli della CDS gli dicono sempre che "è meglio fare così" per i tetti, sicuramente perché non possono rispondere giornalmente con un corso di Dinamica e programmazione.
P.S. Ad es. nel caso in cui si ha un solo solaio piano laterocementizio, ma nell'impalcato, per vari motivi, sono presenti travi non trattenute da nessun lato dal solaio, con CDS la riduzione a "piano sismico" non è del tutto corretta e allo stesso tempo non è altrettanto corretta la riduzione a "interpiano".
Ogni cosa ha i suoi limiti operativi.
Sapevo che enexsys era il massimo...