La effettiva rigidezza da dare al piede ai pilastri, visto che non vuoi incastrarli al piede e basta, dipende, e mi pare ovvio, dalla geometria della fondazione su pali.
In pratica, visto che verificherai le fondazioni con software a parte, sarà facile trovarti la rigidezza di quest'ultima imponendo un momento unitario e controllando la rotazione, oppure una forza normale unitaria e controllando l'abbassamento.
Rigidezze flessionali e traslazionali che andrai ad inserire nei vincoli tramite il dialogo che hai postato sopra.
Poi, tanto per parlare......
1) La tua struttura non è a pendolo inverso. Sia perchè è bipiano, sia perchè la nota 5 al piede del §7.4.3.2, di fatto non rende nessuna di queste strutture "a pendolo inverso".
2) Riguardo gli spostamenti, la verifica SLD, dici, risulta verificata. Bene! Quali limiti deformativi hai imposto? Le tue tamponature di che natura sono?
3) Su 20 m, 12 cm SLV sono realmente una inezia (che testimoniano la zona 4 di cui parli). L'unica cosa da controllare è il valore di tetha (che sia inferiore a 0.1) altrimenti dovrai considerare gli effetti del 2° ordine e dimensioni trasversali pilastri superiori ad 1/10 della loro altezza.
4) Sei in zona 4. Hai scelto volutamente di procedere come da norma attuale. Potevi seguire il §2.7