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Semincastro in termini di risposta del vincolo cosa significa? Una cerniera che trasmette una percentuale di momento?
Qualche altra indicazione pratica?
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Dunque... è necessario fare alcune precisazioni sulla scelta dei vincoli e su ciò che questa scelta comporta:
Gli appoggi del solaio, nella realtà, sono costituiti dalle travi in legno (forse) che lo portano e che, sotto il suo carico e quello dei carichi accidentali, s’inflettono abbassandosi.
Le cerniere (o carrelli) inserite come vincoli alle estremità del solaio, vale a dire lì dove quest’ultimo s’interrompe poggiando sulle travi di bordo, presuppongono che il solaio sia completamente libero di ruotare in quel punto.
Questo comportamento non corrisponde alla realtà poiché la trave, è dotata di una propria rigidezza torsionale che impedisce, in parte, la rotazione del solaio (ancorato con gli appositi elementi metallici) con conseguente sviluppo di un momento torcente nella trave stessa (minimo nel caso di solaio in legno) e di un momento flettente negativo nei travetti del solaio.
Il vincolo esistente tra trave e solaio corrisponderebbe, quindi, ad un semincastro gli effetti del quale variano a seconda se il solaio poggia sulla trave in corrispondenza della mezzeria, dove la rigidezza torsionale della trave è minore (semincastro più prossimo ad una cerniera), o in corrispondenza del pilastro dove la rigidezza è maggiore (semincastro più prossimo ad un incastro).
La scelta di una cerniera, piuttosto che di un incastro, per modellare il vincolo all’estremo di un solaio, è essenzialmente dettata da ragioni di sicurezza strutturale.
Potendo scegliere, infatti, è buona norma, in casi come questi, prendere come riferimento lo schema con minor grado di iperstaticità.
Questo perchè, nel caso ad esempio di trave monocampata:
-se la modelliamo iperstatica incastrata incastrata, avremo sollecitazioni (momento) minori in campata e maggiori all'incastro e, nel caso i nostri incastri non funzionassero come tali, avremo sollecitazioni più alte in campata che renderebbero insufficiente la sezione progettata (si formerebbe una cerniera in mezzeria).
-se invece la modelliamo isostatica incernierata incernierata, avremo sollecitazioni (momento) maggiori in mezzeria e nulli agli appoggi e, nel caso le nostre cerniere rivelassero una rigidezza rotazionale tale da avvicinarle ad un semincastro o incastro (ma che diavolo dico?), avremo una diminuzione delle sollecitazioni in campata ed un aumento delle stesse agli appoggi (sempre di momento parliamo) e i nostri vincoli collasserebbero e diventerebbero cerniere plastiche ma.... sempre una trave isostatica verificata avremo.
Sono stato estremamente contorto e mi sa che mi sono capito solo io, tuttavia volevo dire che, la sezione in legno io la progetterei modellando travi appoggiate.