Anch'io quoto Automa. Soprattutto è essenziale che le informazioni nei disegni ci siano, ma ci siano una sola volta.
E' vero però che si parla di disegni, da parte di Automa, che "vengono via come le ciliegie". Ovvero si predispone la scheda di un pezzo (es. un pilastro), e da quella poi, per aggiunte e sottrazioni, tutte manuali si intende, si redigono le schede di tutti gli altri elementi della famiglia. E' chiaro che se la prima scheda ha una "ridondanza" di informazioni, non soltanto si perde più tempo per editare la scheda, ma alla fine si è sicuri al 100% di introdurre qualche incongruenza.
Ma per tornare all'esempio fatto da ingwilly, io non lo trovo affatto calzante. Atteso che il numero tra parentesi è lo sviluppo totale della barra, a mio avviso basta solamente l'indicazione della squadretta da 15 cm per "risolvere" il tutto. Già il 103 cm, da qualsiasi punto esso venga conteggiato è assolutamente superfluo.
Vorrei capire quale ambiguità si possa avere nel posizionamento in cantiere di una tale barra.