Mi trovo a dover verificare una condotta in acciaio non interrata su cui insiste una pressione pari a 5 metri in colonna d'acqua; nel dettaglio devo verificare se una condotta di lunghezza pari a 12 m e diametro pari a 1 m (spessore 8 mm) può essere sufficientemente robusta e può resistere alla pressione dell'acqua.
Devo valutare preliminarmente il numero di appoggi minimo affinché la condotta possa considerarsi verificata. Ho quindi deciso di considerare un numero di appoggi pari a due (uno all'inizio e uno alla fine) e ho considerato la condotta (diciamo orizzontale) come una trave semplicemente appoggiata.Ritengo l’argomento interessante e ho provato a svilupparlo.
La condotta è interessata da due sforzi biassiali
- Per effetto del peso proprio e dell’acqua ci saranno degli sforzi longitudinali (TENSIONE FLESSIONE)
- Per effetto della pressione ci saranno degli sforzi di trazione nella lamiera (TENSIONE PRESSIONE)
Ho provato a calcolare separatamente questi sforzi:
GEOMETRIA SEZIONE CIRCOLARE diametro 1000 mm, spessore mm 8
Area =cm2 249
Jx = cm3 306699
Wx = cm4 6133
Lunghezza appoggi 12 m
Area interna 3,14*0,984^2/4 = 0,76 m2
CARICHI
- Peso proprio 196 kg/m
- Peso dacqua nella condotta 1000*0,76= 760 kg/m
- Sovraccarico 244 kg/m
----------
Totale carico flessionale 1200 kg/m
TENSIONE DOVUTA ALLA FLESSIONE
Momento flettente 1200*12^2/8 = 21600 kgm
Tensione flessione 2160000/6133 = 352 kg/cm2
TENSIONE DOVUTA ALLA PRESSIONE
Carico pressione 5000 kg/m2
Tensione pressione 5000/(2*100*0,8) = 31 kg/cm2
Questi due sforzi sono ortogonali.
Per avere il totale non credo sia corretto sommare vettorialmente i valori per via del coefficiente di poisson. Tuttavia l’ordine di grandezza degli sforzi dovrebbe essere 383 kg/cm2
Per verificarlo ho provato a fare un analisi Fem della condotta
Il risultato conferma il calcolo svolto.
Non ho espserienza diretta su questo tipo di strutture, sentiamo magari altri colleghi come la pensano sul metodo applicato
Ciao