Ciao a tutti!
Spesso ci sentiamo dire l’espressione “non fa niente” quando magari passando di fretta ci capita di “urtare” qualcuno, o situazioni simili in senso lato…
A buon senso pratico, “non fa niente” lo intendiamo equivalere a “non mi ha dato fastidio” o qualcosa del genere.
Ora l’esatto contrario di “non fa niente” è “fa niente”. Pertanto, quando qualcuno ci dice “non fa niente”, come interlocutori possiamo fare due osservazioni, almeno dal punto di vista paradigmatico:
1) se questo qualcuno sta dicendo la verità --> con “non fa niente”, avendo due negazioni, afferma invece che “fa qualcosa” --> questo qualcuno, di fatto, sta mentendo. Se sta mentendo = non dice la verità --> questo qualcuno ci sta dicendo: “mi ha dato fastidio”
2) se questo qualcuno non sta dicendo la verità --> dice l’esatto contrario di “non fa niente” che è “fa niente” --> Di fatto (almeno dal punto di vista sintagmatico) ci dice la verità --> questo qualcuno ci sta dicendo: “non mi ha dato fastidio”
Chiara la similitudine con il noto “paradosso del mentitore”, ovviamente.
Allora, la mia domanda è questa: “ha più verità una bugia della verità stessa, in alcuni casi?” In altri termini, la verità potrebbe quindi essere totalmente soggettiva e, al limite, non assoluta?
Approfitto di questa simpatica occasione per augurare (un po’ in ritardo) buone feste e, già che quasi ci siamo, auguri di felice nuovo anno.
Se qualcuno si sentisse per qualsiasi ragione “urtato” da qualcosa, dico che “non fa niente”, ovviamente…
Fla-flo