Volevo segnalarvi e chiedere un vostro commento su questo "fenomeno" a dir poco PREOCCUPANTE che ultimamente è molto diffuso tra colleghi tecnici ed è addirittura sponsorizzato da alcuni Collegi.
Il "fenomeno" in questione è l'iscrizione (dopo LAUTE tasse annuali di iscrizione) a corsi di studio online, anche di ingegneria civile, in atenei situati oltre confine (SVIZZERA), con la promessa della facilità di conseguimento del "pezzo di carta".
Molti colleghi tecnici in là con l'età, naturalmente non laureati, seguendo il miraggio della facilità di studio e di superamento degli esami nonchè dal criminale riconoscimento di decine e decine di CFU (chiamiamoli così) per "meriti" professionali e quindi del quasi dimezzamento delle materie di studio, accettano di sborsare migliaia di euro per questo "percorso" di studi... come dire?...facilitato? e di sicuro termine nei 3 anni canonici (per il primo percorso formativo).
Riporto quanto mi è stato riferito da giovanissimo sprovveduto collega fresco di diploma che ha deciso di intraprendere questi "studi".
Il percorso formativo, come da copione, dovrebbe svolgersi con COMODE lezioni online da seguire a casa supportate da materiale didattico, e fin qui nulla di male, anche se nutro fortissimi dubbi su questo reale metodo di apprendimento non avendo il conforto del confronto giornaliero con colleghi e docenti universitari e sul sudore e sangue versato su molte materie (su tutte le canoniche Analisi, Geometria, Fisica....etc... vera croce e delizia di molti aspiranti ingegneri italiani).
Per poi arrivare ad un esamone a fine periodo di studio con SOLO 1 esame SCRITTO a risposta multipla dove è possibile interagire con gli altri colleghi di studio (esame di grppo?) e con la possibilità di consultare TUTTO il materiale didattico messo a disposizione, con molti quesiti già presenti in tale materiale didattico.
Tutto ciò, me ne rendo conto, può sembrare assurdo ma vi stò riferendo solo tutto quello che mi è stato detto su questo modo di operare.
Ci si ritrova quindi con intere classi (stiamo parlando di 30/35 persone nella mia provincia, molto piccola) con percentuali di superamento de 80/90% di 3/4 materie "universitarie" in 1 mese. fantascienza in un ateneo italiano. E sottolineo che tutto ciò si svolge sotto il beneplacito dei Collegi Italiani.
Leggo nel sito di tale università Svizzera
Il Diploma di Laurea sarà riconosciuto in Italia?
L'attività di insegnamento universitario, il rilascio di titoli accademici da parte dell'Istituto Universitario Privato e la sua denominazione sono del tutto leciti e conformi alla legge svizzera; trattandosi di una università privata, i titoli che rilascia sono titoli universitari privati. ( art.14 legge universitaria cantonale). I programmi di studio sono conformi a quanto stabilito dal trattato di Bologna e al trattato di Lisbona, pertanto sono conformi a quelli che le altre Università adottano nei loro programmi di studio. La libera circolazione dei titoli è prevista solo per quelli conformi ai trattati di Bologna e di Lisbona.
Vuol dire che dopo regolare esame di abilitazione hanno la possibilità di iscriversi all'Ordine degli Ingegneri!? E' davvero possibile paragonare un titolo di studio così conseguito con quello di un ateneo italiano!?
Il nostro Ordine cosa stà facendo in proposito!? Gli Atenei italiani cosa stanno facendo in proposito?
Descritto banalmente il fenomeno, dal mio punto di vista "riportato", davvero spero che la realtà sia davvero lontana da tutta questa mitologia, volevo comunque capire:
VOI CHE COSA NE PENSATE!?!?sono l'unico a preoccuparsi?
sono l'unico che pensa che è umiliante questa svalutazione della cultura? il MIO pezzo di carta raggiunto con tanta passione e sudore vale in modo uguale?
