Dopo 30 anni di a-analisi dovrei al minimo starmi muto.
30 anni di a-analisi, a-algebra- a-geometria a-etc., sigh, sigh, sigh.
Comunque, se è vero che i concetti rimangono, faccio l'a-muto, parlo.
Il pi greco che conosciamo (3,14....... .... ...) deriva da un passaggio al limite di un poligono di n lati, i cui lati sono tutti tangenti al cerchio e il cui numero cresce "smisuratamente".
Il valore del perimetro tende a pi greco quando i lati di questo poligono, posta la condizione che debbano essere tutti tangenti, tendono ad essere un numero infinito (appunto, il limite.... che ci consente di sapere, a meno di qualche infinitesimo (è un numero reale, per cui non sapremo mai scriverlo tutto), la lunghezza della circonferenza del cerchio di raggio unitario).
Giriamola anche così, per convenire che il pi greco è sempre quello che sappiamo, e non 4.
Sia data una circonferenza di diametro unitario.
Si costruiscano tanti poligoni esterni ad essa, della tipologia che si vuole, ciascuno di numero ni di lati.
Per ogni tipologia considerata si faccia tendere il suo ni ad infinito.
Si ottiene un limitei per ogni tipologia considerata.
A questo punto si pensi si sia considerato un tipo di poligono i cui lati sono sempre tangenti alla circonferenza.
Per toglierci dalla balle quel bel disegno provocatorio,
definiamo pi greco il valore inferiore (il minorante) dell'insieme dei valori ottenuti con i precedenti passaggi al limite effettuati come detto sopra.
Quel disegno in cui risulta "pi greco" = 4 è vero, nella sola ipotesi che i lati del poligono circoscritto debbano mantenersi paralleli ai 4 lati originari.
E' il limite di una funzione costante (la costante è 4).
Secondo me è una provocazione fatta ad arte, intelligentissima, che sta girando su Internet e che sta trastullando i cervelli di mezzo mondo. hi hi hi