Temo che tra produttori di software e normatori stiano tramando qualcosa alle nostre spalle.
Non a caso ACCA, il più "popolare" dei produttori, non aderisce all'AIST.
Willy
Intanto l'acronimo di AIST dovrebbe essere Associazione Italiana Software Tecnico (e non scientifico come riporti). Quale sia il suo scopo "sociale" non mi è chiaro. Anzi qualcuno potrebbe meglio illuminarmi?
Volevo poi che Willy commentasse meglio questa frase criptica.
Nel senso che mi pare che i "normatori", questa entità occulta, non si sa chi siano. Dopo 2 anni dalla emanazione delle norme, molti rimangono i misteri, e nessuno degli estensori pare sia più vivo. Nessuno infatti ribatte alle critiche, o perlomeno chiarisce i punti criptici delle norme. Ma sono realmente esistiti?
Con il cambio di norma non mi pare che le softwarehouse abbiano fatto chissà quali grandi affari.
Si sono dovute sobbarcare un bel pò di "rinnovo" dei post-processori (ma anche dalla parte a monte), che probabilmente si sarebbero volentieri risparmiati. Se dopo 2 anni, ancora non si trova software dedicato alle strutture, che implementi tutte le nuove regole, specie con le pareti, ma a volte anche con "normali" travi e pilastri, una motivazione penso ci sia.
Poi per carità, avranno avuto qualche utente che nel passato non aveva rinnovato il canone di aggiornamento, e tra sconti fiera, ripescaggi, ecc. si saranno ripagate, quasi, gli anni pregressi, ma la mia opinione è che alla fine forse il gioco (ma non sono un complottista) non abbia valso la candela.