Sono arrivati una tarda mattina di un giorno del mese di Luglio del 2005.
Tre guardie di finanza accompagnate da un tecnico informatico (tecnico dipendente di una società italiana i cui soci sono Microsoft, Autodesk, Adobe, ecc. il cui scopo sociale è proprio quello di aiutare le autorità a combattere i crimini informatici).
Si sono presentati e subito ci hanno detto di lasciare accesi i computer delle varie postazioni, ma di allontanarci da essi.
Il tecnico si è seduto davanti ad ogni computer, ha catturato la schermata del desktop, la schermata della finestra "Programmi installati", e per ogni computer li stampava, e poi li consegnava ai tre finanzieri. Controllava anche che eventuali collegamenti a programmi, sul desktop, fossero attivi.
Alla fine di tutta questa storia i finanzieri, elenco alla mano, ci hanno chiesto le licenze per ogni software installato in ogni macchina. Da Windows, ad Autocad, all'anti virus.
Morale: su 8 computer controllati, non si sono trovate tutte e 8 le licenze di Windows, non si sono trovate in numero esatto tutte le licenze di Autocad, di Word, di Excel, ecc., riscontrato che l'antivirus era free, ma solamente per uso personale e non professionale/commerciale. Alcune non si sono trovate perchè mai possedute, ovvio. Ma altre semplicemente smarrite, disperse, buttate.
Le licenze di Windows installate ad esempio non corrispondevano alla targhettina sul case, ma semplicemente perchè in assistenza, il tecnico di turno aveva 'piallato' un hard disk recalcitrante installando la sua propria licenza di Windows, magari senza dirci nulla, oppure senza che per noi questo potesse essere in inconveniente di cui tener conto (diciamolo pure, un pò leggeri noi).
Risultato: multa pari al doppio del valore commerciale del programma trovato sprovvisto di licenza (tanto per dire, l'antivirus, valutato commercialmente 10 € è stato multato per 20 €x8 macchine sprovviste di licenza, per un totale di 160 € di multa). Totale 52.000 € di multa.
Tra gli altri, a far lievitare la somma, una licenza mancante dell'unica copia di ArchiCad installata in ufficio, che un dipendente troppo zelante aveva voluto per forza installare "per farci vedere come funzionava", e che peraltro non avevamo mai utilizzato (nè a dire il vero, mai pensato di utilizzare).
Se ne sono andati a metà pomeriggio, lasciando una fortissima incazzatura al mio socio che si è rifiutato di firmare il loro verbale, e dicendoci che pagando la multa entro 60 giorni avremmo potuto usufruire di uno sconto del 66% e quindi potevamo pagare 'solamente' 16.000 €.
Siamo andati dall'avvocato che ci ha consigliato di non pagare e di andare in giudizio. Tra gli atti prodotti dal nostro avvocato anche la sentenza del giudice di Trento che sta facendo 'scuola'.
E' solamente di un mese la sentenza in cui, come amministratore della mia società, sono stato assolto con formula piena.
Cosa ho potuto vedere nel corso di questi 7 anni?
Che da parte della avvocatura e della magistratura c'è la più totale ignoranza di cosa sia un computer, un programma, una licenza d'uso, una licenza di vendita, rete di computers, server, client, dati, ecc.
(Non che la cosa non sia stata per me positiva, anzi benissimo visto l'esito).
Che probabilmente tutte le clausole che leggiamo nei contratti d'uso del software che utilizziamo sono a tutti gli effetti quelli che la giurisprudenza chiama "clausole vessatorie". E quindi in effetti inefficaci anche se le nostre firme, il nostro aver aperto confezioni, fa dire alle softwarehouse che le abbiamo accettate.
Basta.
Dopo la visita della finanza ci siamo guardati in faccia, eliminato tutto il software superfluo, comprato qualche hard-disk per avere il sistema operativo in OEM, abbandonato il pacchetto Office al suo destino, per aderire, pur con qualche resistenza dei miei, ad Open Office, e comprato un 5pack di Autocad LT da aggiungere alle 2 licenze che già possedevamo prima. Un faldone con dentro una busta per computer con tutte le licenze installate.
Ogni tanto mi faccio il giro dei computer per vedere cosa ci sia dentro.
Ecco, questo topic mi ha fatto ricordare che è un bel po di tempo che questo giro non lo faccio.