si tratta di una norma transitoria, valida fino al 31 dicembre 2011, se non viene ulteriormente prorogata ...
Aggiungo che è solo un palliativo per cercare di eliminare le code dei progetti da esaminare che in alcune Province della Campania sono arrivate ad un anno e più dalla data del deposito (Caserta).
L'autorizzazione la rilascia sempre il dirigente del GC sulla base del documento redatto dal collaudatore statico, in sostanza è come se il collaudatore facesse un'istruttoria per il dirigente del GC che poi legge la RTA (relazione tecnica asseverata) del collaudatore e, se la ritiene congrua, autorizza.L'aspetto paradossale è che nelle stesse province dove ci sono ritardi annuali per l'autorizzazione fatta in maniera standard oggi ci sono ritardi di un paio di mesi ( a fronte dei 15 giorni previsti nella norma regionale) per l'autorizzazione "semplificata".
Perciò il problema, laddove i GC non funzionano, permane.
E' di ieri la notizia che l'ordine degli architetti di Caserta è andato a protestare sotto le finestre del GC per i ritardi che continuano ad accumularsi nonostante le nuove procedure.
Un metodo autorizzativo diverso da quello "inventato" in Campania sarebbe incostituzionale sulla base della 64/74.L'alternativa (e sarebbe ora) è la modifica della legge nazionale con l'assegnazione di tutte le responsabilità e le funzioni del
pubblico_ufficiale previste nell'attuale legge al collaudatore statico.
Se si volessero fare le cose perbene si potrebbero creare dei corsi (con esame finale) per accedere alle funzioni
collaudatore/pubblico_ufficiale.
Tale
collaudatore/pubblico_ufficiale non dovrebbe più essere nominato dal committente, ma scelto nella lista degli abilitati della provincia, depositata al GC di competenza, dal dirigente di detto ufficio seguendo un criterio di esaurimento a rotazione dell'elenco degli abilitati.
Naturalmente questo varrebbe solo per le zone (I e II) dove è richiesta l'autorizzazione sismica.
Willy