La persona è nota a tutti, stiamo parlando di Mario Tozzi, geologo, nonchè primo ricercatore del CNR, nonchè volto noto della divulgazione (pseudo-scientifico-)catastrofista, nonchè testimonial di una nota azienda produttrice di prodotti per il consolidamento del terreno fondale degli edifici.
Ebbene, eccolo un anno fà a proposito dell'alluvione di Genova:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/06/il-cemento-ha-consumato-la-terra/168761/ed eccolo ancora, immarcescibile, ad un anno di distanza, a seguito dei recenti eventi alluvionali, proporre la sua aberrante ricetta:
http://www.lastampa.it/2012/11/13/cultura/opinioni/editoriali/rischio-idrogeologico-troppo-alto-intere-zone-andrebbero-evacuate-TJvz2c4cepceqilasjIeBM/pagina.htmlA parte la solita populista sparata circa la
cementificazione dei fiumi, il nostro questa volta se la prende anche con le povere briglie, opere idrauliche essenziali, da lui definite
muri bassi di cemento o in pietra che vengono posti di traverso ai corsi d’acqua e tacciate di essere addirittura dannose...evidentemente il geologo Tozzi, nonchè primo ricercatore del CNR, nonchè volto noto della divulgazione, nonchè testimonial, dimentica o ignora il fatto che, senza queste bistrattate briglie, molti dei ponti sui quali viaggiamo ogni giorno, sarebbero presto o tardi vittima del fenomeno di scalzamento per erosione delle pile e per alcuni di essi, (si pensi ai ponti ad arco in muratura privi di fondazioni profonde come i pali di fondazione) si presenterebbe un deciso rischio di crollo (per chi vuol sapere qualcosa di più serio e meno qualunquista sulle briglie:
http://www.altaviamilano.it/altavia/index.php/altapedia/grandi-opere/26-infrastrutture-delle-grandi-opere-vol-3/179-cap-10--difese-spondali).
Riassumo in poche parole la ricetta che il geologo Tozzi, nonchè primo ricercatore del CNR, nonchè volto noto della divulgazione, nonchè testimonial, propone per contrastare il rischio idrogeologico: si alza una enorme bandierona bianca, si smette di costruire le opere di difesa idraulica e le opere geotecniche di consolidamento perchè tanto sono opere inutili oltrechè dannose essendo figlie di una malvagia teoria cementificatrice capitalista e consumista, si abbandonano gli insediamenti a rischio, si badi bene: senza se e senza ma...non importa se millenari, e ci si sposta tutti in luoghi meno rischiosi che ancora non si conoscono ma di cui si spera l'esistenza in cui costruire una società migliore.
Ecco cosa pensano le persone che hanno la pretesa di fare (ahimè) la divulgazione scientifica in Italia.
Si pone adesso una spinosa questione: al geologo Tozzi, nonchè primo ricercatore del CNR, nonchè volto noto della divulgazione, nonchè testimonial....insomma ad una persona di contanto prestigio...chi gli dice che questa volta l'ha sparata davvero troppo grossa?