Author Topic: RILASCIATO CDS 2009 RELEASE STABILE!  (Read 2872 times)

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Offline Gilean

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RILASCIATO CDS 2009 RELEASE STABILE!
« on: 02 May , 2009, 11:20:11 AM »
E' disponibile nella sezione download del sito, il software CDSwin 2009 aggiornato alle NTC 2008, con in piu' il pacchetto di verifica della resistenza a fuoco. La sezione download del sito ha in se sempre il pacchetto più attuale, in quanto linkata al sito ufficiale del software.
 
  DESCRIZIONE SOFTWARE
   
   
   
CARATTERISTICHE
Il package di calcolo strutturale CDS è un potente strumento di calcolo che permette di effettuare, con schematizzazione totalmente tridimensionale, l'analisi di una qualsiasi struttura mediante le più sofisticate tecniche f.e.m.(Finite Element Method). CDS infatti consente di modellare e calcolare strutture spaziali o piane con elementi monodimensionali e bidimensionali (travi, pilastri, setti, piastre, plinti, plinti su pali, platee, platee su pali, nuclei irrigidenti)
 L'input è costituito da un CAD strutturale appositamente studiato e dotato di sofisticate caratteristiche di puntamento diretto a video degli elementi strutturali che consentono una rapida immissione della struttura ed un agevole controllo grafico dei dati forniti.
 Il CAD strutturale preposto alle operazioni grafiche è di immediato apprendimento poiché è progettato per uno scopo specifico e pertanto presenta soltanto i comandi utili per svolgere il compito a cui è destinato.
 L'interfaccia è perciò essenziale e priva di quella marea di comandi, spesso inutili e fuorvianti, che ritroviamo su CAD potentissimi ma generici cioè non realizzati per compiere un lavoro specifico.
 Il programma è organizzato secondo una struttura modulare per venire incontro alle diverse esigenze professionali, permettendo a ciascun utente di acquistare solo i moduli di effettivo interesse, realizzando così cospicui risparmi.
 Il CDS è anche disponibile in “Versione Trial”, ovvero in una speciale versione di prova funzionante per 30 giorni che chiunque può abilitare sul proprio computer per provare, a costo zero, le funzionalità del prodotto.
 A tal proposito vale qui la pena di sottolineare come la politica commerciale della STS sia sempre stata improntata alla massima trasparenza. Le versioni Trial e la struttura modulare del listino sono infatti una garanzia per l'utente e la chiara dimostrazione di come la STS punti soltanto sulla qualità dei propri software per convincere i potenziali utenti all'acquisto.
 Alcune caratteristiche degne di nota di CDS Win sono le seguenti:
 - Interfaccia grafica progettata secondo lo standard Windows (finestre multiple, bottoni, toolbars, menù a tendina etc...)
 - Gestione multifinestre dinamiche: ciascuna finestra può essere suddivisa in più viewport, la cui dimensione può essere regolata simultaneamente con il mouse
 - UNDO REDO multilivello: possibilità di ripristinare la situazione precedente ad ogni comando. Nessuna limitazione sul numero di operazioni annullabili
 - Algoritmi di rendering e linee nascoste (viste fotorealistiche con ombreggiature) con accurata rappresentazione delle compenetrazioni fra elementi strutturali.
 - Procedure di animazione in rendering della struttura.
 - Possibilità di catturare immagini dal video (ad es. Colormap e deformate) e importarle su un documento per impaginare insieme immagini e testo.
 - Importazione modelli strutturali bidimensionali e tridimensionali da disegni in formato dxf
 - Programma Wincad 2000, potente e flessibile CAD tridimensionale realizzato dalla STS. L'ambiente CAD prevede numerose opzioni; per le entità grafiche: punto, linea, arco, cerchio, polilinea, 3d face, blocchi, tratteggio;
 per le modalità di osnap: centro, fine, perpendicolare, intersezione, meCENSURATO!, vicino, nodo, etc...; per gli strumenti: serie, copia, specchio, cima, offset, taglia, estendi, scala, sposta, ruota, etc...
 CDS è l'unico programma strutturale dotato di ben due modalità di input grafico studiate al fine di rendere il più agevole possibile la fase di immissione dei dati in funzione della tipologia strutturale.
 Abbiamo così, accanto al classico “input per impalcati”, particolarmente mirato per la definizione di edifici in c.a., anche una modalità di “input spaziale” studiata per le strutture con geometrie complesse (ad es. tralicci, travature reticolari spaziali, etc...).
 Vale la pena di sottolineare che i due tipi di input sopracitati possono essere utilizzati contemporaneamente per la definizione di una stessa struttura.
 Per esempio, nel caso di struttura mista acciaio/c.a. si potrà definire la parte in c.a. con l'input per impalcati e la parte residua in acciaio con l'input spaziale.
 Nelle pagine seguenti sono descritte in dettaglio le modalità di input, le caratteristiche del solutore e quelle del post-processore.

             INPUT PER IMPALCATI
L’input per impalcati prevede l’inserimento di punti di riferimento in pianta (fili fissi) che permettono di definire gli allineamenti verticali principali della struttura; per facilitare l’inserimento di tali punti si può importare in CDS un disegno architettonico in formato DXF e utilizzare specifiche funzioni di snap di cui è dotato il programma. In alternativa è possibile inserire direttamente i principali elementi strutturali (pilastri e travi) agganciandoli direttamente alle linee architettoniche con creazione automatica contestuale del filo fisso. Qualunque fase di input è accompagnata da possibilità di “zoom” e “pan” e di scelta dinamica del punto di vista.
                 Vediamo ora in dettaglio le caratteristiche dei vari elementi strutturali:
 - La posizione dei pilastri rispetto ai fili può essere gestita tramite codici di spigolo e tutto il pilastro può essere ruotato attorno al proprio asse; la sezione del pilastro, così come quella delle travi, può avere qualsiasi forma, dalla rettangolare, alla T, alla circolare o, addirittura, poligonale. Tutte queste sezioni verranno, nella successiva fase di calcolo, correttamente verificate con rigorose routines di verifica a tenso/presso flessione retta o deviata.
 - Sotto i singoli pilastri è possibile inserire plinti di fondazione diretti e su pali, che poi verranno calcolati e disegnati in collegamento con il programma CDP. Per il solutore di CDS viene generato automaticamente uno schema statico che prevede vincoli elastici in corrispondenza di ogni plinto, schematizzando correttamente l'interazione fondazione-struttura.
 - Le travi, sia di fondazione che di elevazione, possono essere comunque inclinate in pianta ed in verticale. Un’altra peculiarità del programma consiste nella possibilità di disassare le estremità della trave rispetto ai fili fissi di riferimento: ciò permette di gestire particolari situazioni di frequente uso della pratica tecnica, come succede nella figura a lato.
 - È anche possibile definire, sempre in modo grafico, degli elementi bidimensionali (setti) che permettono di schematizzare situazioni ricorrenti di muri di contenimento da cui spiccano i pilastri di 1° piano, mensole di controventamento con o senza fori, etc....
 - Tramite le platee/piastre si possono definire elementi bidimensionali orizzontali o inclinati che permettono la schematizzazione di tetti a falda inclinata con soletta piena, platee di fondazione etc...
 La combinazione di elementi bidimensionali verticali, orizzontali ed inclinati, permette anche l’analisi (e la relativa verifica e disegno ferri) di strutture particolari, quali possono essere per esempio: serbatoi, volte, cupole etc.... Gli elementi bidimensionali verticali permettono di schematizzare anche elementi in muratura e quindi, grazie all’interazione con il programma CDMa, si possono risolvere strutture in muratura o strutture in cui siano presenti contemporaneamente sia elementi in muratura che travi, pilastri e setti in c.a. o acciaio.
 - L'inserimento di eventuali fori nei setti verticali è reso particolarmente agevole dall'apposita procedura grafica di forature setti; è possibile inserire fino a 10 fori nello stesso setto, e vengono gestiti anche fori a cavallo di due setti.
 - È inoltre possibile inserire e/o modificare vincoli interni ed esterni (cerniere, bipendoli orizzontali e verticali, carrelli etc...).
 - La procedura quote nodi permette la modifica della quota dei singoli nodi, con automatico trascinamento di tutte le travi ed i pilastri connessi. La medesima procedura permette di ottenere facilmente volte di forma complessa, partendo da una piastra orizzontale; la relativa mesh verrà creata automaticamente dal programma. Su una stessa quota è prevista la possibilità di definire due o più impalcati sismici differenti (per esempio edifici a torri indipendenti).
 - I carichi previsti nel CDS coprono largamente tutti quelli di interesse nella pratica tecnica. Sono infatti definiti i seguenti tipi:

1. Solai
               2. Ballatoi
               3. Tamponature
               4. Espliciti
               5. Solai speciali
               6. Spinte setti
               7. Concentrati
               8. Scale

Le tipologie di carico previste e la modalità di input studiata “guidano” l’utente ad una agevole analisi dei carichi gravanti su ciascun elemento strutturale.
 L’input dei carichi è peraltro semplicissimo: le informazioni richieste tendono semplicemente a determinare le travi o i setti su cui sono orditi i solai, dove sono disposti i balconi e dove gravano eventuali muri ( perimetrali e/o interni). I solai possono avere forma qualsiasi, e i ballatoi possono occupare anche una porzione limitata della trave. Viene lasciata inoltre la possibilità all’utente di definire esplicitamente il valore del carico agente sugli elementi in questione.
 In figura è rappresentata una tipica videata di lavoro in cui sono ben visibili sia le orditure che le scale alle quali è possibile associare, secondo le necessità, un opportuno carico. Il programma effettuerà quindi delle analisi automatiche dei carichi dando poi anche la possibilità di inserire degli ulteriori carichi di valore imposto dall’utente (sono previsti carichi concentrati Fx, Fy, Fz, Mx, My, Mz; carichi distribuiti; momenti torcenti distribuiti; spinte orizzontali sui setti). Esiste anche la possibilità di caricare in automatico le travi secondarie (travi parallele all’orditura di carico) con un’aliquota del carico delle travi principali.
 È sempre possibile richiedere informazioni sui pesi che vengono a scaricarsi sulle travi a causa dei carichi imposti dal progettista.
 Una volta esaurita la definizione dei carichi sarà possibile identificare i solai in pianta dichiarando semplicemente le linee di sezione. Tale semplice operazione consente il collegamento automatico con il programma CDF per il calcolo dei solai e delle scale ed il disegno automatico dei ferri sulla pianta di carpenteria.
 L’interfacciamento semplifica il lavoro connesso al calcolo dei solai stessi poiché la procedura, in modo totalmente automatico, genera i dati per il programma CDF (geometria del solaio, entità dei carichi, alternanze dei carichi secondo le linee di influenza del solaio in esame, etc...) e questo, una volta lanciato, oltre ad eseguire il calcolo di detti solai permette la stampa dei tabulati di calcolo ed anche la restituzione delle carpenterie di piano con l’esploso dei ferri di solaio; il tutto perfettamente congruente ed integrato con gli output di CDS per fornire un allegato progettuale completo e di facile interpretazione.
 - La fase generazione per spaziale effettua la trasformazione dei dati dal formato impalcati al formato rileggibile dall'input spaziale. La generazione effettua tutta una serie di controlli sulla validità dei dati di input forniti e, in assenza di vincoli definiti dall’utente, crea automaticamente tutti i vincoli della struttura; inoltre la generazione definisce automaticamente la mesh degli elementi bidimensionali; nel caso di aste adiacenti ad elementi shells, verrà creata una mesh corrispondente anche per le aste per garantire la congruenza degli spostamenti. Gli elementi strutturali (aste e shell) spezzettati dalla fase di generazione, saranno poi automaticamente riunificati nelle fasi di disegno degli esecutivi.
               
 
« Last Edit: 02 May , 2009, 19:35:33 PM by Gilean »
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

 

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