Io ho seguito un pò la discussione e sono in leggerissima controtendenza.
Viviamo in una società che ha bisogno di energia. Non ne possiamo fare a meno ora.
Certo, potremmo attuare una politica che ridimensioni i consumi ma attualmente questo è.
In merito al fabbisogno le cose sono due: o produciamo o importiamo.
La francia produce l'80% del suo fabbisogno, noi compriamo l'80% del nostro.
Importiamo petrolio, nucleare ed altro, e questo ci porta ad essere, passatemi il termine, uno stato un pò "prostituta" (guardate l'imbarazzo odierno per la questione libica).
Le fonti rinnovabili non sono all'altezza del compito. Il fotovoltaico potrebbe arrivare al 7% ed inoltre, come dice zax, è alternato; l'eolico ha enorme impatto ambientale ed è anch'esso fiacco.
Uccidetemi pure ma io sono per il nucleare.
Bellissime centrali di ottava generazione, su piattaforme marine in mezzo al mediterraneo.
Il mediterraneo è zona sismica 5 ed inoltre alla prima avvisaglia di problema, si fa sparire il nocciolo sott'acqua (o si costruisce già li), senza problemi di radiazioni.
Le lavorazioni/riparazioni subacquee sono più sicure. Inoltre nessun "vicino" si lamenterebbe.
Oserei addirittura pensare a centrali "impersonali" cioè sulle linee di confine, insomma interstatali.
Una centrale è eterna e produce in eterno o comunque per tempi nemmeno paragonabili al fv o eolico.
Insomma, o si torna al ridimensionamento della vita e delle esigenze modello candela, oppure bisogna investire nella ricerca per lo studio dell'idea "sicura" e del corretto smaltimento delle scorie.
Ecco, l'ho detto... ora ... passatemi la benda... e caricate..
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