Non passa giorno che i cittadini possano guardare sereni alle decisioni dei politici e del Parlamento. Sono infatti giorni convulsi, e la legge di stabilità che è stata approvata ed è diventata ufficialmente norma dello Stato. Ci è voluto un controverso e tesissimo iter alle Camere, ma alla fine la riforma del pareggio di bilancio, secondo noi anticostituzionale, e che rivedrà tante voci del bilancio statale fino al 2015, è realtà. Anche la Camera ha dato il suo assenso dopo l’ennesima fiducia al governo,approvando così il maxiemendamento di oltre 500 commi. Ad esprimersi a favore per la legge di stabilità 2013-2015 sono stati 309 deputati, 55 i contrari e 5 gli astenuti. Il Pdl di Silvio Berlusconi ha quindi deciso di dare la fiducia e di non continuare sulla via dell’astensione, permettendo così’ a Mario Monti di dimettersi dopo l’approvazione della legge di stabilità. Ma vediamo che cosa questa legge controversa prevederà per quanto riguarda i conti dello Stato in vista del prossimo futuro:
Innanzitutto tante tasse. A partire dal primo luglio 2013 l’aliquota Iva passerà al 22%, un punto in meno rispetto al 23% che era stato preventivato. Rinviata invece la facoltà per le Regioni di aggiornare l’Irpef regionale. Cambiamenti riguarderanno anche l’Irap, con un’aumento delle deduzioni per lavoratore dipendente assunto a tempo determinato, e con un bonus ulteriore per quelli inferiori ai 35 anni. Dal 2013 inoltre, l’Imu sulle abitazioni sarà a completo appannaggio degli enti comunali,mentre l’erario continuerà a incassare quella relativa ai capannoni. Le aliquote resteranno invariate, 0,4% sulla prima casa e 0,76% sulle seconde, pari, cioè, a quanto previsto per le imprese, anche se, su questo fronte, ai sindaci viene lasciata libertà di rialzo pari allo 0,3%. Ma a partire dal gennaio 2013 arriverà anche la Tares, ovvero la nuova tassa sui rifiuti, che i sindaci potranno però posticipare fino ad aprile.
Veniamo poi alle note dolenti, con una stretta sul personale sanitario per andare, ufficialmente, contro gli assenteisti. Stabiliti granti tagli al Fondo per la salute che è stato decurtato di ulteriori 600 milioni nel 2013 e di un miliardo nel 2014. Incredibilmente però, sono stati stanziati ben 52,5 milioni di euro ai policlinici e alle università private, una cifra ingente di cui, sostanzialmente, non si sentiva alcun bisogno. Visti i tempi di crisi non si sentiva alcun bisogno anche della Tav Torino-Lione, entrata nelle battute finali del testo della legge di stabilità. Ben due miliardi di euro verranno stanziati per la sua realizzazione in 15 anni. Dietrofront del governo sul poker, con le sale live che potranno essere aperte a partire da gennaio grazie alla cancellazione della proroga semestrale in materia. Anche le multe per la pubblicità che incita al gioco d’azzardo su spazi nei mezzi di comunicazione di massa vengono rinviate al 30 giugno. Stanziati poi solamente 40 milioni in più al fondo per le non autosufficienze, e ben 12,5 per l’osperdale romano Bambin Gesù, gestito dal Vaticano.
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