Author Topic: Sicurezza: gestione emergenze  (Read 3655 times)

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Offline ing.Max

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Sicurezza: gestione emergenze
« on: 09 December , 2010, 10:05:55 AM »
Ho partecipato ad un corso di aggiornamento richiesto dalla norma. Il tema era la gestione delle emergenze.
Il relatore ha presentato le problematiche emerse in cantiere di grande dimensioni (metropolitana leggera Brescia) nel quale la gestione del "processo di costruzione" assume una dimensione rilevante ed imprescindibile sia per quel che riguarda la sicurezza, sia per ciò che concerne le strutture, molto spesso non convenzionali. Questo benchè tocchi relativamente poco i comuni professionisti ed i cantieri di piccole dimensione, serviva a capire cosa chiede la norma è perchè.
Calare tutto ciò nella realtà dei piccoli cantiere è spesso impossibile, ciò non toglie che alcune riflessioni debbano comunque essere fatte in sede di stesura del piano.
Vengo alla domanda: nella pare del PSC dedicata alle emergente cosa indicate, cosa richiedete al POS?
Faccio un esempio: palazzina di 5 piani in cui le scale di progetto non sono ancora state realizzate, si accede ai piani attraverso le scale dei ponteggi oppure tramite castelli nei vani scala. Se qualcuno di fa male al quinto piano e deve essere portato via in barella come prevedete che venga gestita questa emergenza?
Esiste un sistema "a norma", cioè accettato da ASL, per portare a terra il ferito, visto che dalle scale dei ponteggi non si può passare?

Nel cantiere sopra citato per rendere accessibile il fondo scavo di pozzi profondi 30 m, anche durante lo scavo, larghi da pochi metri nel caso di accessi di servizio,fino  a decine e decine di metri nel caso delle stazioni, sono state individute diverse soluzioni, a seconda dei casi, sempre molto onerose e per tanto applicabili solo in cantieri di adeguata importanza.

Buona giornata, Max
« Last Edit: 09 December , 2010, 10:07:54 AM by ing.Max »
"La conoscenza non occupa spazio"

Offline Cris

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Re: Sicurezza: gestione emergenze
« Reply #1 on: 09 December , 2010, 13:14:21 PM »
La faccenda dei pozzi la conoscevo ed è intuibile la necessità di qualcosa di straordinario che debba permettere il sollevamento da grandi profondità all'interno del terreno e/o attraverso collegamenti verticali spesso angusti.

Tuttavia la faccenda dell'evacuazione del ferito su un normale cantiere a più piani, secondo il mio modesto parere è diverso e può essere affrontato in maniera diversa:

Intanto si presume che un cantiere che arriva al 5° piano senza scale gettate sia una eccezione.

Successivamente e presumendo tale eccezione si deve considerare che, all'esterno abbiamo superficie libera e non "costretta"

Quindi ritengo che prevedere (all'interno dell'emergenza ed evacuazione) un sistema di movimentazione di barella (presente al piano) su tiro elettrico agganciato al ponteggio per la discesa dell'infortunato non sia una cosa che ci sottopone a costi troppo onerosi.

Per quanto attiene alla accettabilità delle ASL ... beh... qui non commento perchè ci sarebbero troppe cose da dire...
(una volta mi hanno fatto legare un carico di 80 Kg su una cintura di sicurezza agganciata ad una linea vita per le carpenterie in quota, al fine di vedere, con l'oscillazione successiva alla caduta del grave, dove andasse a finire il carico sospeso.... insomma la teoria del caos).
« Last Edit: 09 December , 2010, 13:17:46 PM by Cris »
Quando i nani fanno l'ombra lunga.... è l'ora del tramonto.

Offline santacruz

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Re: Sicurezza: gestione emergenze
« Reply #2 on: 09 December , 2010, 13:35:21 PM »
Io continuo a sostenere che prima di diventare ispettori sia gli addetti della ASL e dopo quelli della DPL dovrebbero fare almeno 5 anni di praticantato presso qualche canitere...
"Il progetto sismico è in realtà un problema per architetti." (Geoffrey Wood)

Offline ing.Max

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Re: Sicurezza: gestione emergenze
« Reply #3 on: 09 December , 2010, 15:02:42 PM »
Intanto si presume che un cantiere che arriva al 5° piano senza scale gettate sia una eccezione.
Era un esempio impotetico, però torno ora da un cantiere di ristrutturazione di una villa di tre piani + interrato, in cui le vecchie scale sono state demolite a inizio cantiere per fare posto ad una scala metallica + ascensore, che il DL ha "comodamente" ordinato 1 anno dopo l'inizio dei lavori. Per altro causa ascensore le scale in questione sono a chiocciola e quin asolutamete inadatte al transito di una barella, pertanto il problema si preseterà pure a chi ci andrà ad abitare.. (ma questo è un altro argomento)
Quindi ritengo che prevedere (all'interno dell'emergenza ed evacuazione) un sistema di movimentazione di barella (presente al piano) su tiro elettrico agganciato al ponteggio per la discesa dell'infortunato non sia una cosa che ci sottopone a costi troppo onerosi.
Per quanto attiene alla accettabilità delle ASL ... beh... qui non commento perchè ci sarebbero troppe cose da dire...
Non sono sicuro che l'asl sia molto daccordo anche se anche a me sembra la soluzione più pratica...
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