Ciao guillen,
scusa oggi mi sento contento. Approfitto, prima che capiti un altro periodo di stanchezza! Anche se sono passati un po' di giorni, provo ugualmente a rispondere perché l'argomento è molto interessante!
Nell’attuale versione dell’EC3 mancano indicazioni pratiche su come valutare il momento critico elastico (presumo e spero che qui intendi quello flesso-torsionale Mcr). Se dovessi presentare una relazione di calcolo, specificherei che – per tale motivo – torno a utilizzare quanto riportato nella vecchia versione (ENV 1993-1-1). Purtroppo, molte cose sono cambiate dalla ENV alla EN. Entrando nel dettaglio della formulazione riportata nella ENV, si ha che C1, C2, C3 sono appunto i valori dei coefficienti dipendenti dalle condizioni di carico. C1 e C3 dipendono: 1) (Prospetto F1,1) dal rapporto dei valori dei momenti flettenti alle estremità dell’asta (in altri termini dal relativo andamento della sollecitazione flettente lungo l’asta considerata su 2 appoggi), 2) (Prospetto F1.2) dalle particolari condizioni di carico trasversale e vincolo. C2 viene considerato solo in funzione delle particolari condizioni di carico trasversale e vincolo ((Prospetto F1.2) come per C1 e C2). Nella formulazione generale [Eq. F2], il coefficiente C3 è legato al valore del parametro zj. Spero che il tuo caso riguardi la verifica di una classica sezione I o H (doppiamente simmetrica), perché in tal caso zj = 0 e quindi C3 può ignorarsi, qualsiasi sia il valore. Considerando, invece, le attuali NTC2008 (e relativa Circolare esplicativa), la formulazione presentata riguarda solo sezioni a I o H interessate da flessione nel piano dell’anima e con la piattabanda superiore in compressione non vincolata eccessivamente a forcella. La procedura di calcolo non è altro che la formula [Eq. F5] della ENV, scritta solo in modo formalmente diverso. Presumo (ma non ne sono sicuro al 100%) che la formulazione nelle NTC2008 consideri implicitamente i carichi trasversali con risultante (sulla generica sezione trasversale) passante direttamente per il centro di taglio della sezione (zg = za - zs = 0).
Per concludere, per una semplice trave considerata schematizzata senza incastri agli estremi (k = kw = 1) puoi utilizzare una relazione non troppo complicata [Eq. F5] (che è pur sempre un delirio!). Personalmente, credo che l'eccentricità tra il centro di taglio e il punto di applicazione/contatto dei carichi trasversali non sia del tutto trascurabile, soprattutto in possibili condizioni di svergolamento in pressoflessione e per sezioni cruciformi, a C o, genericamente, per quelle sezioni che tutto hanno tranne che la doppia simmetria. Ma questa è tutta un'altra storia...
Un simpatico saluto.