7.4 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO
7.4.1 GENERALITÀ
L’impostazione delle presenti norme, con le regole di progetto che da essa discendono, prevede che le costruzioni in cemento armato
posseggano in ogni caso una adeguata capacità di dissipare energia in campo inelastico per azioni cicliche ripetute, senza che ciò comporti riduzioni significative della resistenza nei confronti delle azioni sia verticali che orizzontali...
C7. PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE
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Nello stilare la norma si è fatto sistematico riferimento all’EN-1998, ma in un’ottica di sintesi e semplificazione, così da produrre una norma in accordo con esso ed al contempo estremamente più sintetica e semplice da utilizzare. Con tale finalità, particolare attenzione è stata dedicata a raccogliere, in una trattazione sintetica iniziale valida per tutte le tipologie costruttive, i requisiti comuni nei confronti degli stati limite (§ 7.1), i criteri generali di progettazione e modellazione (§ 7.2), i metodi di analisi ed i criteri di verifica (§ 7.3). così da renderli il più possibile esaurienti e, nel contempo, perfettamente integrati nella trattazione generale e semplici da intendere ed impiegare.
Nell’ottica di sintesi e semplificazione detta, è sembrato opportuno,
in situazioni di pericolosità sismica molto bassa (zona 4) ammettere metodi di progetto-verifica semplificati. In tal senso, per le opere realizzate in siti ricadenti in zona 4 e qualora siano rispettate le ulteriori condizioni appresso elencate, le NTC consentono l’utilizzo dei due diversi metodi semplificati di verifica nel seguito illustrati:
- Metodo 1.....
- Metodo 2 - Per tutti i tipi di costruzione e le classi d’uso, le verifiche di sicurezza nei confronti dello SLV possono essere condotte per una forza di progetto calcolata assumendo uno spettro di progetto costante e pari a 0,07g, ed ammettendo implicitamente un possibile danneggiamento delle strutture, corrispondente ad un fattore di struttura di valore comunque non superiore a q = 2,15.
Il Metodo 2 consente la progettazione della costruzione sotto l’azione sismica di cui sopra nei modi indicati nei Cap.4, 5, 6 delle NTC a condizione che soddisfi i tre requisiti seguenti:
- ai fini della ripartizione delle sollecitazioni sismiche tra gli elementi strutturali resistenti, gli orizzontamenti debbono essere assimilabili a diaframmi rigidi, ossia ad elementi infinitamente rigidi nel loro piano; maggiori indicazioni al riguardo sono riportate nel § C7.2.6.
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Gli orizzontamenti sono assimilabili a diaframmi rigidi solo se, modellandone la deformabilità nel piano, gli spostamenti orizzontali massimi dei nodi in condizioni sismiche non superano, per più del 10%, quelli calcolati con l’assunzione di piano rigido.
Questa è roba nostra.... per gli eurocodici tuttavia mi pare di ricordare una citazione in un corso che ho fatto, che riportava (Ec8) la possibilità di progettare in bassa duttilità solo in zone a bassa sismicità e senza GR, quindi in accordo (generale) con quanto legiferato nelle nostre NTC... ma quì vado veramente a memoria..
Attendiamo pareri più autorevoli...