Mia personalissima opinione basata sulla mia personalissima esperienza è che se per consolidamento intendi fare:
- stilatura dei giunti
- risanamento delle murature umide
- iniezioni di leganti nel nucleo di murature incoerenti
- allettamento di blocchi distaccati
- rasature ed intonacature interne ed esterne non armate
allora sceglierei senza ombra di dubbio la calce idraulica (miscela di calce e cemento), o prodotti basati su miscele di calce idraulica, non dà problemi di distacco e di ritiro come invece le comuni matrici cementizie.
L'intonaco armato è comunque un intervento di dubbia efficacia in generale, può avere un suo perchè:
- nel caso di murature a sacco con doppio paramento solo se eseguito su due lati a legare le due pareti esterne, previo consolidamento del "sacco" mediante iniezione di miscele leganti
- presidio contro l'innesco di meccanismi locali di collasso sui paramenti "sensibili" questi effetti delle azioni orizzontali
- rivestimento di volte in muratura per evitare il distacco dei blocchi, ma in quel caso non è corretto secondo me classificarlo come consolidamento strutturale
Se si è comunque deliberato di eseguire un intervento di intonaco armato c'è questo interessante e gettonatissimo thread al riguardo:
http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=1779.0in cui viene descritta la tecnica realizzativa, solitamente eseguite mediante malte cementizie premiscelate, prive di calce, a causa della corrosione che genererebbe sulle armature.
Questo tipo di malte cementizie in commercio (in genere ottimi prodotti) non hanno il problema del ritiro, ma non hanno la stessa garanzia di adesione all'esistente della calce idraulica, con il risultato poco efficace di aver solo realizzato una "crosta" in c.a. di 5-6 cm che interagisce poco/niente con la muratura che si intendeva consolidare.