A me è stato spiegato, (da fonte che presumo attendibile) in modo leggermente diverso.
Ho già riportato il concetto in precedenza quindi cercherò di essere stringato:
la norma è cogente, la circolare no
idealemente i ruoli dei 2 documenti dovrebbero essere questi:
1. la norma molto compatta, con impronta prestazionale, riporta i principi fondamentali e poche "regole di buona tecnica" che hanno dimostrato di essere inconfutabilmente valide
2. la circolare molto corposa, indica una via ( ma non l'unica... vedi C7.2.1) per raggiungere i principi indicati nella norma.
A questo punto assodato che il progettista debba raggiungere i principi e le prestazioni richieste dalla norma, egli sarebbe libero di percorre altre strade rispetto alla circolare, purchè riesca a dimostrare di aver rispettato la norma...
In particolare questo dovrebbe essere applicato nei campi meno sviluppati, come il capitolo delle murature, dove la ricerca sta compiendo progressi in diverse direzione.
Questa impostazione in sostanza permetterebbe idealmente di evitare errori avvenuti in passato, in cui per esempio la norma suggeriva interventi di miglioramento sismico su edifici in muratura costituiti da cordoli in breccia, che con nel tempo si sono rivelati dannosi e sono stati soppiantati da altre tipologie. Si creava però il paradosso che per utilizzare una nuova e migliore tipologia di intervento bisognasse tralasciarne una esplicitamente indicata nella norma, che magari portava con se costi inferiori.
Ecco perchè il capitolo murature delle NTC2008 entra poco nel merito e si limita ai principi, mentre nella circolare vengono suggerite le regole applicative. Se in un futuro emergessero nuove soluzioni oppure le attuali manifestassero delle problematiche sarebbe possibile sostituire la circolare con una versione più aggiornata.
Questo idealmente... in realtà:
Quello che è stato osservato in Italia dal 96 è una dilagante disattenzione alle "regole di buona tecnica" qualora queste non fossero esplicitamente indicate nelle norma, pertanto il normatore è giunto alla conclusione che fosse necessario, inserirle in norma e quindi renderle cogenti. Cioè la comunità dei progettisti non ha dimostrato una maturità sufficiente ad utilizzare una normativa prestazionale spinta(ovvero norma succinta accompagnata da corposo documento tecnico, come avviene in altri paesi).
A dimostrazione di questo, come è stato detto molte volte in passato, chi tra i colleghi, ha operato in precedenza in maniera coscienziosa, applicando le regole di buona tecnica tramandate negli studi o apprese dalla letteratura, non trova partcolarmente stringenti le numerose prescrizioni delle NTC2008 (GDR esclusa...).
Detto questo ribadisco che le circolari a mio parere non sono cogenti, per definizione, ma piuttosto un sentiero "sicuro" offerto al tecnico dalla comunità scientifica per progettare a norma di legge, detto questo bisognerebbe avere un preparazione notevole per dimostrare di poter camminare fuori dal "sentiero sicuro" garantendo comunque il rispetto dei principi e deii margini di sicurezza richiesti dalla norma... per cui, concludendo, ai comuni mortali conviene seguire la circolare.