posso solo tentare una risposta alla domanda 3.
Il concetto è: considera una direzione di ingresso del sisma. Una delle due, poi farai anche l'altra.
all'incastro con i pilastri le travi, per via del sisma, trasmetteranno al pilastro i MOMENTI RESISTENTI dati dall'armatura che hai inserito. Uno che stende le fibre superiori e uno che stende le fibre inferiori della trave (secondo me è più chiaro che momento positivo e negativo) se ti arrivano, sul piano verticale contenente la pilastrata e la travata 2 travi al nodo ipotizziamo che hai questa configurazione:
TRAVE SX (Mrd sup 600KNm, Mrd inf 400KNm), TRAVE DX (Mrd sup 750KNm, Mrd inf 500KNm).
Immagina ora la deformata associata all'applicazione dei momenti. Se per il sisma si attiva la l'Mrd sup della trave di SX la trave di DX agisce sul pilastro con l'Mrd inf per un totale 1100 KNm agenti in senso orario (per come l'ho definiti)
Viceversa per per effetto del sisma la trave di SX sollecita il pilastro con 400 KNm quella di destra lo sollecita con 750KNm.
Per un totale di 1150 KNm
Ora: per progettare il pilastro devi usare la condizione peggiorativa:
Mcrd (column) = 1150KNm. e da qui usa il metodo che preferisci, inviluppo diagrammi sollecitazioni di calcolo, metodo parametrico...
Questo sul PIANO. nello spazio valuti anche sulle altre travi. Butta inoltre un occhio sul momento torcente che si va ad aggiungere alle sollecitazioni al nodo nel caso 3d.
Ricordati che la verifica è Mcrd >= (1,1 o 1,3) Mbrd (1,1 in CDB o 1150 * 1,3 in CDA)
è invece SBAGLIATO calcolare l'Mbrd come somma di 600+750 KNm in quanto questa particolare condizione di momenti NON si presenta se nel calcolo sismico che hai fatto hai sollecitato la massa modale almeno all'85% o al 5% nel primo modo.
Alias: per quella configurazione (600+750) vuol dire che il tuo edificio sta vibrando per un qualcuno dei modi superiori (e molto superiori). Probabilmente la struttura si è andata a far benedire da un pezzo... ammesso che sia mai stata realizzata..