g.iaria si lamenta della complessità di numeri, numeretti, coefficienti, spesso solamente formale nella norma.
Se non distogliesse dal vero calcolo ingegneristico, che non è la ottusa generazione di combinazioni di carico non avrei nulla da ridire.
Ma il proliferare di approcci e combinazioni non fa altro che rendere la progettazione strutturale sempre più una mera fase di input verso un programma di calcolo, che volenti o nolenti si è costretti ad usare, sia esso buono o cattivo.
Non desidero che si torni al regolo calcolatore, ma ad un approccio di calcolo più semplice, che mi liberi di tutte queste inutili combinazioni e che non mi distolga dalla vera progettazione strutturale.
In un mondo perfetto, qualora quanto sopra si avverasse, non si sentirebbe il bisogno di un software "validato", sarebbe il mercato a renderlo inutile, poichè il lavoro di un professionista potrebbe essere limpidamente valutato da qualsiasi collega, senza la criptazione progettuale di alcun software.
Visto che le norme attuali sono molto vicine agli EC, e comunque gli EC sono ancora più articolati e per certi versi complessi delle norme attuali (g.iaria gli approcci geotecnici non li ha certo inventati il DM08), mi chiedo in altri paesi se questa stessa 'malattia' nei confronti di numerini e numeretti ha gli stessi nostri malati. Paolo Rugarli, avresti notizie in merito? Esistono fronti di opinione in ottica 'semplificativa'?
Le norme statunitensi, che non sono proprio le ultime arrivate, eseguono le verifiche geotecniche ancora con i cari vecchi fattori di sicurezza:
R
d/E
d>= FS
non ti ricorda niente?
E' proprio come si faceva da noi prima di impelagarsi in questo marasma di approcci, combinazioni, coefficienti di combinazione....
Non è giusto seguire una strada sbagliata perchè tutti decidono di prenderla.
In altre occasioni si è deciso di differenziare le NTC dagli Eurocodici quando ne era il caso.
All'estero anche lo hanno fatto, tanto per fare qualche esempio, i tedeschi con la DIN 1052 sul legno strutturale, forti di una tradizione pluriennale (anche italiana), non recepiscono integralmente gli Eurocodici, e si guardano bene dal farlo.