Ok Matt, mi sei piaciuto.
E' così. Se la prima soluzione non funziona, ecco che bisogna mettere in campo la seconda, e se occorre anche la terza, fino ad ottenere la soluzione che accontenti tutti.
Quello che normalmente trovo strano è che gli architetti, generalmente ritenuti dotati di estro, fantasia, ecc., ecc. siano così abbarbicati alla loro prima (ed unica) soluzione, mentre viceversa io, misero strutturista, notoriamente munito di paraocchi normativi, buono solamente a far cubi e radici cubiche, debba ricorrere, con un buon successo devo anche dire, a prime, seconde, terze ed n soluzioni, senza che questo poi mi venga riconosciuto (parlo di riconoscimento intellettuale, ovviamente).