Buondì,
mi appresto ad adeguare la struttura in c.a. che non soddisfa l'analisi push-over. Ricordo che l'unica cosa a non verificare era la rottura del nodo non confinato con verifica SLV (TR = 475 anni). L'intervento che farò, concertata Con il committente ed il Collaudatore sarà quello di cambiare totalmente la risposta sismica dell'edificio (che ricordo essere ad un solo piano e sulla quale deve realizzarsi una tettoria in acciaio). Ciò lo realizzeremo inserendo dei controventi, possibilmente del tipo "portale a 3 cerniere" per via di aperture da mantenere, ed a X nella direzione ortogonale, ove non esistono aperture né vedute.
In questo modo dichiarerò secondari pilastri e nodi, così da far assorbire l'intera azione sismica ai controventi. Dopo ciò effettuerò una push-over per dimostrare che la risposta dell'edificio è migliorata sensibilmente, raggiungendo capacità di spostamento superiori rispetto alla domanda; il tutto senza che si superino stati limite (SLD ed SLV).
A questo punto la cosa sulla quale sono incerto è il dimensionamento dei controventi. Ossia: nella ipotesi (reale) che l'azione sismica sia intorno a 700.000 N, posso dimensionare i controventi semplicemente facendo Area=Azione sismica/sigma_acc? Così facendo mi verrebbe fuori che con appena 2 UPN 120 soddisfo la richiesta per assorbire l'intera azione sismica. Strada praticabile o devo effettuare un'operazione differente?