Quindi nessun aiutino insomma.
Provo a semplificare la questione ( forse l'ho fatta troppo lunga nel mio primo messaggio ).
Indipendentemente dal sw utilizzato, a seguito di una analisi modale su un edifico qualsiasi ( anche non isolato) avere una elevata massa partecipante attorno all'asse verticale Z assieme ad un'elevata massa partecipante nella direzione orizzontale Y non è sinonimo di moto rototraslazionale ??
Provo a riordinare, sperando che intervenga qualche collega che sappia leggere quelle cose di SAP 2000.
Per prima cosa concordiamo che la Dinamica è "indipendente dal sw utilizzato". Poi ogni sw utilizza tecniche di risoluzione e tecniche di approssimazione proprie, ma qui lasciamo perdere.
Secondo me tu stai facendo un po' di confusione e cercherò di evidenziarlo.
Nel momento in cui dici che stai analizzando solo i modi e non hai inputato alcun carico esterno (spettro, etc.), puoi ottenere solo i periodi propri e gli autovettori rispettivi, associati ad ogni periodo.
In questa fase non puoi avere alcun "fattore di partecipazione della massa". In questa fase hai risolto il sistema delle equazioni del moto (libero) Ku+Mu''=0.
Nel momento in cui parli di "fattore di partecipazione della massa" secondo me è stato messo il carico, cioè qualcosa a secondo membro del sistema delle equazioni del moto. Cioè sei nella fase della tecnica della sovrapposizione dei modi (e appunto, per questa è necessario avere prima tutti i modi).
Questo puoi chiarirtelo solo ripercorrendo la teoria.
Veniamo al tuo ultimo post.
Tolti i sistemi visti come piani, che nella realtà delle costruzioni civili manco esistono, tutte le strutture sono 3D.
Una struttura spaziale la si può modellare in vario modo, ma solo un modello sarà molto realistico.
Per assurdo potresti modellare la struttura come avente solo gdl nella sola direzione x, e in tal caso tutti i modi saranno lineari con x.
La tua struttura ovviamente è modellata adeguatamente (credo sia così), cioè con i dovuti gdl per cogliere i risultati giusti, inclusa l'ipotesi di gdl verticali agli estremi dei ritti (hai detto che i ritti non li consideri assialmente inestensibili).
Per una struttura 3D con gdl in tutte e tre le direzioni, tolti i rari e semplici casi di strutture semplice e polarsimmetriche nella distribuzione di rigidezze e masse, credo sia impossibile ottenere modi perfettamente lineari.
Secondo me in Dinamica è impossibile ragionare ad intuito con le strutture spaziali (E' già difficile farlo per solo carichi statici).
Le componenti che chiami rotazionali, anche se piccolissime, ci saranno sempre.
Poi è possibilissimo che anche trovandosi con il primo e il secondo modo proprio pressoché lineari (o detto "pressoché" e non "perfettamente"), il contenuto in frequenze del carico vada ad eccitare altri modi con componenti "più rotazionali".
Quest'ultima è quella storia che per i sistemi a 1 gdl chiamano "risonanza", ma non conviene usare questo termine per i sistemi a più gdl.
Alla fine dell'analisi sovrapponendo i modi (ad es. con la SRSS, che forse è la 7.3.3 di NTC) ottieni le "grandezze massime".