@g.iaria,
ciao.
Al di là dei dettagli su come condurre l'implementazione, ritengo che causa l'evoluzione non lineare (geometrie e materiali) sia necessario valutare la deformata utilizando diagrammi non di progetto, altrimenti con quelle di progetto si sovrastimerebbero le deformate (prima iterazione con modulo elastico secante, minore se con leggi costitutive in funzione di fcd). Ad ogni passo iterativo, si dovrà controllare per ogni sezione la relativa verifica sezionale SLU. Per questo punto, presumibilmente, andranno utilizzate le leggi costitutive in funzione delle resistenze di progetto (calcolate in funzione dei carichi verticali e della curvatura valutata però con le leggi costitutive fcm, Ecm e fyk). Ritengo che ad ogni step - ribadisco: di un'analisi strutturale del II ordine con carichi che partono da 0 fino a oltre i valori di progetto, "coprendo" tutta la gamma di sollecitazioni SLE, SLU - sia necessario verificare la singola sezione 2 volte: uno (fcm, Ecm, fyk) per "valutare in maniera aderente alla realtà" la deformata e, su quest'ultimo assetto geometrico, uno (con fcd, fyd) per la verifica sezionale SLU.
Sono sicuro che utilizzando solo le resistenze di progetto anche per il calcolo delle frecce della pila, durante i vari step di un'analisi evolutiva per geometria e materiali, si violi quanto indicato nel p.to 5.8.6(2)P e (3) dell'EC2.