acdmlk vedendo che nessuno prende iniziativa a risponderti mi convinco di più quanto queste situazioni siano divenute bonderline.
Con queste tettoie su strutture esistenti nelle nostre zone ci sono diverse "correnti di pensiero", a dimostrazione che qualunque strada possa scegliersi, non sarà mai tanto ortodossa.
Io non ho opinioni in merito, ma ho sentito che alcuni sposano la "convenienza" di vederlo come intervento locale. So che alcune pratiche sono state autorizzate così, e so pure che altri funzionari si rifiutano di trattarle così.
grazie per la risposta
purtroppo (e non sò il vostro parera a riguardo) è tutta colpa della norma (come al solito)
in quanto non ha previsto o comunque non ha definito bene certi tipi di intervento di uso comune nella pratica edilizia di oggigiorno.
la distinzione intervento locale - miglioramento sismico - adeguamento sismico è altresì troppo riduttiva o comunque assolutamente non esaustiva
ed è soltanto il mezzo per trattare i diversi tipi di intervento edilizio.
tipi di intervento che NON sono definiti e specificati da nessun'altra parte in modo chiaro ed univoco.
io (per un mondo più semplice e meno burocrate ed interpretativo) ho bisogno di
"definizione --> mezzo --> analisi --> verifiche"
ma tutto ciò non c'è e quindi affondiamo in queste sabbie mobili.
ritornando al mio problema
personalmente anch'io vedrei tale struttura (entro determinati canoni di superficie, volumetria, peso ed ancoraggio) come intervento locale
superati i canoni prefissati (una struttura in legno di 200 mq su un terrazzo di 220 non è sicuramente un intervento locale)
ma come comportarsi dunque!?
ho 2 strutture con 2 materiali diversi!
nessuno ha mai effettuato un'analisi di vulnerabilità di questo tipo?
grazie