Secondo normativa ripristino la rigidezza della parete cerchiando il nuovo vano... Ma secondo me vista la collocazione della nuova apertura il ripristino della rigidezza non è necessaria... fatto salvo gli accorgimenti necessari a ripristinare il corretto regime dei carichi.
Cerco di fare u mio discorso.
g.iaria diceva una cosa vera in generale "In zona sismica una parete in falso è da evitare come la peste", ma da quello che hai postato secondo me induci in errore chi legge.
Quella non mi pare proprio una parete in falso su un telaio piano che nasce e muore a piano terra.
Quella è una struttura in muratura nella quale per togliersi lo sfizio di avere a piano terra un comodissimo portico hanno sostituito il muro con un telaio di tre pilastri. Sopra hanno continuato in muratura, come nel resto dell'edificio.
L'obiettivo è stato raggiunto perché realizzata in zona non dichiarata allora sismica, cioè ragionando solo per carichi verticali.
Se la parete (che dal prospetto si capisce che è senza dubbi portante) fosse veramente in falso rispetto al telaio sottostante la situazione ha già di per sé una certa grossa criticità.
Il cap. 8 circa le costruzioni esistenti (nessuna esclusa) prescrive la valutazione della sicurezza pre e post opera, e certe volte diventa arduo dimostrare che il livello (livello di sicurezza sismica) non si abbassa.
In zona dichiarata sismica, per le costruzioni esistenti,
parafrasando il collega zax2012, prima di poter piantare un chiodo, occorre questa valutazione pre e post opera.
Resta fermo il fatto che queste problematiche interessano e sono ardue per tutti, al di là di tutti i buon sensi e "il piacere" momentaneo di fare il lavoro.
Ovviamente ciò cozza moltissimo con il senso comune che desidera lo snellimento della burocrazia per aprire cantieri e attività.
La farei fare al Presidente Alfano una pratica del genere (valutazione pre e post opera).
Solo che a quelli come questo il fattore C li protegge e non gli accade mai nulla, contro ogni legge fisica.