Salve a tutti, sto studiando tecnica delle costruzioni, e nel mio attuale testo (di Vincenzo Nunziata) vi sono degli esercizi svolti. Ho notato che spesso le verifiche di giunti comprendenti unioni bullonate vengono fatte rispetto all'area teorica del bullone (l'area del cerchio) e non rispetto all'area resistente tabellata in normativa (nettamente inferiore). Questo succede per verifiche a trazione e a taglio. Non riesco a capire se sono io che mi son perso qualche dettaglio o se l'autore reitera questo errore in diversi esercizi. A volte usa l'are resistente, a volte quella teorica. Quale devo usare? E quando?
Ciao CHR15714N84
Ritengo il testo del Nunziata uno dei migliori in circolazione. E' comprensibile e pratico.
Il problema dell'area dei bulloni da considerare nella verifica a taglio non sta nel testo del Nunziata, ma sta nel tipo di bulloni che usi.
Ce ne sono di quelli filtettati solo alla fine, allora, l'area è quella del cerchio e ce ne sono di quelli filettati per tutta lunghezza, allora l'area è quella netta.
A favore di sicurezza conviene usare sempre l'area netta.
In ogni modo le formule contenute nel DM 2008 al punto 4.2.8 sono molto chiare. Vanno comunque guardate, indipendentemente dal testo su cui si studia. Quelle formule chiariscono ogni dubbio che può sorgere nel metodo di verifica delle unioni.
Molti testi e verifiche fanno riferimento alle UNI 1011 dove i coefficienti gamma non erano previsti.
Non è che quelle verifiche siano sbagliate. Il metodo resta valido, ma le verifiche finali vanno fatte con le formule del DM 2008. Ci sono differenze. E' maglio abituarsi alle nuove norme. I testi di studio sono utili ma le formulazioni vanno sempre confrontate, con senso critico, con le formulazioni di norma. Non sono molte: trazione, trazione taglio, flessione. Notare che nei bulloni si usa spesso il carico di rottura (non lo snervamento) e che le formulazioni dipendono anche dal tipo di materiale. La logica di verifica, quindi, è diversa dalla logica di verifica delle aste.
Ciao