L'idea di sommare al momento la quantità V*0.9d (taglio*0.9) deriva ai normatori dall'aver fatto un banale ragionamentino su una trave in semplice appoggio. Infatti se il momento vale V*0,9d, l'armatura necessaria all'appoggio deve assorbire lo sforzo fy As = V * 0,9 d / (0,9 d) = V. In altre parole ritroviamo il ben noto caso: prevedere un'armatura in grado di assorbire uno sforzo pari al taglio.
Viceversa, per travate continue, in corrispondenza dell'appoggio, l'utilizzo della formula è sbagliato.
Scrivo solo perché non vorrei che passasse un'idea che trovo sbagliata.
L'utilizzo della formula non è affatto sbagliato per le travate continue, specie in zona sismica (ormai è risaputo che tutto il pianeta è sismico, anche ove non ufficialmente dichiarato), dove sappiamo che una trave inc.-inc. può ridursi su due 'appoggi' semplici (se le GdR sono rispettate).
Se la norma lo impone, lo si deve fare anche senza spiegarsi il perché, visto che si tratta di mettere qualcosina e non di togliere.
P.S. Per BB. Visto il prezzo di quel libro che hai indicato, andrò a procurarmelo. Qualcosa in più ne ricaverò di certo. Grazie.
Adde.
In ogni caso, anche se la trave rimane incastrata (ad es. niente sisma ed eventuale cerniera) occorre un minimo di armatura inferiore per fronteggiare una forza pari al taglio all'incastro.
Le norme parlano genericamente di "appoggio", ma con questo termine intendono qualunque tipo di vincolamento, anche l'incastro.
NTC 2008 impongono almeno 1 fi 14 per spigolo e che l'armatura compressa sia, se non ricordo male, almeno il 25% di quella tesa.
Occorre verificare se il massimo di questi due minimi imposti è tale che possa fronteggiare una forza pari a Ved, per assicurarsi che il traliccio esista e regga.