Author Topic: traslazione diagramma inviluppo dei momenti sugli appoggi  (Read 21284 times)

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Offline enricog

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traslazione diagramma inviluppo dei momenti sugli appoggi
« on: 12 April , 2010, 13:21:52 PM »
per ottenere il diagramma di momento da usare per dimensionamento e verifica armature è necessario traslarlo nel verso che porta ad un aumento del momento di una quantità pari a 0.9 d. mi sono reso conto che avendo a che fare con diagrammi di inviluppo di momento e taglio, la cosa migliore è fare la traslazione graficamente, infatti sommare la momento la quantità V*0.9d (taglio*0.9) (come ho fatto ieri) non mi sembra molto rigoroso, visto che c'è il rischio di prendere il taglio di una combinazione e usarlo per traslare il momento di un'altra. Resta il problema di cosa fare negli appoggi... con la formula che usa il taglio si incrementa anche qui il già alto momento all'incastro,  graficamente invece non si avrebbe alcun incremento. DEvo incremmentare il momento agli appoggi  usando il taglio o lo tengo pari a quello di calcolo?

Offline BidiBLU

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Re: traslazione diagramma inviluppo dei momenti sugli appoggi
« Reply #1 on: 12 April , 2010, 14:13:32 PM »
premessa:
consiglio l'acquisto del libro "Taglio, torsione e punzonamento nelle strutture in calcestruzzo armato" di Pietro Monaco e Alessandra Fiore, casa editrice ARACNE (costa 12 euro: una cifra assolutamente ridicola  :cool: )

C'è da fare una distinzione relativa al tipo di progettazione che stai effettuando: si tratta di elmenti che non richiedono armatura a taglio (solai) o, viceversa si tratta di una trave?


Elem che non richiedono armat. a taglio
L'EC2 raccomanda di traslare il diagramma dell'inviluppo di una quantità pari a
d=h - c - fi/2
con
h: altzza della sezione,
c: copriferro,
fi: diametro dell'armatura a flessione


Caso delle travi (e che richiedono armat a taglio)
l'inviluppo del diagramma dei momenti va traslato di una quantità
a1=(z/2)*(cotg theta - cotg alfa)
con z=0,9*d
z:distanza tra corrente compresso e corrente teso (cioè le barre di armatura longitudinali)
theta: inclinazione delle bielle compresse
alfa: inclinazione dei ferri piegati (risp staffe)


la traslazione dell'inviluppo del diagramma dei momenti (delle quantità trovate sopra) va fatta nella direzione più sfavorevole

ciao BidiBLU


Offline enricog

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Re: traslazione diagramma inviluppo dei momenti sugli appoggi
« Reply #2 on: 12 April , 2010, 14:40:34 PM »
si tratta di un solaio, comunque nell'ipotesi di punto ni inclinati di 45 °, l'effetto delle due formule è praticamente identico, visto che ho copriferro da 2.5 cm e sezioni da 24 cm. GRazie, Farò riferimento all'eurocodice, quanto al libro vedo di procurarlo subito

Offline giorgiobis

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Re: traslazione diagramma inviluppo dei momenti sugli appoggi
« Reply #3 on: 18 April , 2010, 18:18:04 PM »
L'idea di sommare al momento la quantità V*0.9d (taglio*0.9) deriva ai normatori dall'aver fatto un banale ragionamentino su una trave in semplice appoggio. Infatti se il momento vale V*0,9d, l'armatura necessaria all'appoggio deve assorbire lo sforzo fy As = V * 0,9 d / (0,9 d) = V. In altre parole ritroviamo il ben noto caso: prevedere un'armatura in grado di assorbire uno sforzo pari al taglio.
Viceversa, per travate continue, in corrispondenza dell'appoggio, l'utilizzo della formula è sbagliato.

Offline Salvatore Bennardo

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Re: Re: traslazione diagramma inviluppo dei momenti sugli appoggi
« Reply #4 on: 20 June , 2012, 11:10:16 AM »
L'idea di sommare al momento la quantità V*0.9d (taglio*0.9) deriva ai normatori dall'aver fatto un banale ragionamentino su una trave in semplice appoggio. Infatti se il momento vale V*0,9d, l'armatura necessaria all'appoggio deve assorbire lo sforzo fy As = V * 0,9 d / (0,9 d) = V. In altre parole ritroviamo il ben noto caso: prevedere un'armatura in grado di assorbire uno sforzo pari al taglio.
Viceversa, per travate continue, in corrispondenza dell'appoggio, l'utilizzo della formula è sbagliato.

Scrivo solo perché non vorrei che passasse un'idea che trovo sbagliata.

L'utilizzo della formula non è affatto sbagliato per le travate continue, specie in zona sismica (ormai è risaputo che tutto il pianeta è sismico, anche ove non ufficialmente dichiarato), dove sappiamo che una trave inc.-inc. può ridursi su due 'appoggi' semplici (se le GdR sono rispettate).

Se la norma lo impone, lo si deve fare anche senza spiegarsi il perché, visto che si tratta di mettere qualcosina e non di togliere.

P.S. Per BB. Visto il prezzo di quel libro che hai indicato, andrò a procurarmelo. Qualcosa in più ne ricaverò di certo. Grazie.

Adde.

In ogni caso, anche se la trave rimane incastrata (ad es. niente sisma ed eventuale cerniera) occorre un minimo di armatura inferiore per fronteggiare una forza pari al taglio all'incastro.
Le norme parlano genericamente di "appoggio", ma con questo termine intendono qualunque tipo di vincolamento, anche l'incastro.

NTC 2008 impongono almeno 1 fi 14 per spigolo e che l'armatura compressa sia, se non ricordo male, almeno il 25% di quella tesa.
Occorre verificare se il massimo di questi due minimi imposti è tale che possa fronteggiare una forza pari a Ved, per assicurarsi che il traliccio esista e regga.
« Last Edit: 20 June , 2012, 16:34:06 PM by Salvatore Bennardo »
massima mai scaduta: la tua sinistra non sappia mai del bene che fa la tua destra (sempre che sia vero che lo faccia)
sin²(theta)=omega*sin(alfa)
Mitico Crozza! Commento di Bossi dopo le disastrose elezioni amministrative: "Poteva andare peggio. Potevo avere più figli..." (per come replicato in un post da ing.Max)

 

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