Bene Renato. Voglio crederti. Non mi sono per nulla preparato e voglio ragionare con te mentre scrivo. Se arrivo bene, altrimenti ti pregherò di continuare al posto mio.
Facciamo un esempio numerico semplice semplice in modo che si possa arrivare alla tua conclusione.
Solita sezione 25x50 cm (Rck 300), con 2fi16 (B450C) solamente in basso con 5 cm di copriferro.
Utilizzando il VCASLU trovo il seguente dominio di interazione N-M:
Perfetto, a questo punto decido di calcolare, sempre con VCASLU, il momento di rottura della sezione con Nr=10 kN. Eccolo qui, con tutti i dati relativi:
Quindi un momento di Mr=69.22 kNm. Ovviamente il punto Nr;Mr è un punto che sta sul dominio di rottura tracciato nella prima immagine.
Vediamo, con i dati della schermata di risalire a questi due valori, in funzione dello stato deformativo della sezione. In particolare si evince che la sezione si rompe lato cls (cosa ovvia con il DM2008), e che l'acciaio ha superato il suo limite elastico.
Sempre per semplificare ipotizziamo un diagramma stress-block per il calcestruzzo (cosa che il VCASLU non fa).
Nr=b*0.8*x*fcd-Af*sigmaf
(che tradotto in numeri)
Nr=25*0.8*5.827*141.7-4.02*3913=7.83 kN
Mr=b*0.8*x*fcd*(H/2-0.4*x)+Af*sigmaf*(H/2-c)
(che tradotto in numeri)
Mr=25*0.8*5.827*141.7*(25-0.4*5.827)+4.02*3913*(25-5)=68.90 kNm
Sono valori un pò differenti da quelli del VCASLU, ma è probabile che siano affetti dalla approssimazione fatta utilizzando il diagramma Stress-block per il calcestruzzo.
Le formule però mi servono, perchè adesso voglio vedere se riesco a ricavare una ed una sola configurazione deformata quando mi sposto all'interno del dominio di rottura, abbandonando la sua frontiera.
Ipotizziamo di avere un punto pari ad Nr;0.9*Mr. Questo punto è certamente interno al dominio.
Adesso, affinchè modificando lo stato deformativo della sezione, possa rimanere inalterato lo sforzo normale, vorrà dire che i due addendi posso variare come vogliono, ma che la loro differenza deve rimanere costante. E questo, finchè l'acciaio permane in campo plastico è impossibile. Ciò significa che l'acciaio deve "tornare" in campo elastico, ed in definitiva la sua tensione è pari ad E*deform.
Se nella seconda espressione si sostituisce ad Mr il valore 0.9*Mr, si ha la possibilità di mettere a sistema le due equazioni, e poichè alla fine le incognite sono solamente 2, posizione dell'asse neutro e deformazione "elastica" dell'acciaio, mi sa mi sa, che tu Renato hai proprio ragione. La soluzione è una ed una sola.
Ora io non so se l'aver assunto lo stress-block come riferimento mi abbia semplificato il problema e me lo abbia fatto risolvere. E non so nemmeno se ho seguito la "retta via" per giungere a questa conclusione. Sappimi dire.