Author Topic: Rotazione di corda allo snervamento di elementi in c.a.: NTC'08 vs EC8  (Read 9232 times)

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Mettendo a confronto le formule dei modelli di capacità di elementi in c.a. proposti nella Circolare NTC'08 e quelli proposti in EC8 parte 3, ho notato che in riferimento alla rotazione di corda allo snervamento vengono proposte le seguenti espressioni:

Come si può vedere le due formule sono praticamente identiche ad eccezione del termine aggiuntivo presente nella formula dell'EC8, che è dovuto al fatto che una fessurazione diagonale a 45° tende a traslare verso l'interno il diagramma del momento flettente:
z è il braccio della coppia interna, assunto pari alla distanza tra i baricentri delle armature tese e compresse.
Cosa molto importante: nelle espressioni sopra riportate fc e fy sono le resistenze medie rilevate in sito divise per il fattore di confidenza FC in base al livello di conoscenza LC acquisito mediante indagini.
Indicando con LV=M/V la luce di taglio, ossia la distanza tra l'estremità considerata ed il punto di momento nullo,si ha che aV è un coefficiente che vale:
  • aV = 1 qualora lo snervamento per flessione delle armature tese avvenga dopo che si sia manifestata la fessurazione diagonale da taglio My >= VR,c*LV
  • aV = 0 qualora lo snervamento per flessione delle armature tese avvenga prima che si sia manifestata la fessurazione diagonale da taglio My < VR,c*LV
VR,c è la resistenza a taglio degli elementi privi di armatura trasversale, l'EC8 rimanda per il calcolo alla formula dell'EC2 e qui nasce il problema: l'espressione di VR,c presente in EC2 (che poi è la ben nota (4.1.14) di NTC'08), consente il calcolo del valore di progetto di VR,cd, tramite il valore caratteristico della resistenza del cls fyk, che mal si sposa con i valori delle resistenze assunti in sede di calcolo del momento di snervamento My, che come detto prima è calcolato in base ad  fc e fy che sono invece le resistenze medie rilevate in sito divise per il fattore di confidenza FC, e quindi si andrebbe a confrontare un valore di calcolo con un valore medio della resistenza.
La (4.1.14) è tarata empiricamente per le nuove costruzioni in base ai valori nominali di fck, che correlano indirettamente la resistenza (di calcolo) a trazione del cls, dunque non si presta a facili manipolazioni.
Dunque, quale valore caratteristico fck immettere nella (4.1.14) per il calcolo di VR,c?
Sarebbe corretto determinare VR,c adottando un valore di fck = fc/FC - 8 [MPa] ed assumendo GAMMAc=1?
La differenza tra il considerare aV = 1 o aV = 0, non è cosa di poco conto, perchè per le usuali geometrie di travi e pilastri z è dell'ordine del 10-30% della luce di taglio LV.


« Last Edit: 15 September , 2012, 17:54:35 PM by g.iaria »
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Re:Rotazione di corda allo snervamento di elementi in c.a.: NTC'08 vs EC8
« Reply #1 on: 15 September , 2012, 17:44:00 PM »
Riporto di seguito i risultati che ho ottenuto dopo qualche controllo numerico eseguito.
Premesso che:
  • al fine di confrontare direttamente My con VRc,d*Lv, nella determinazione del momento di snervamento My e della curvatura allo snervamento Øy ho impiegato i valori di calcolo delle resistenze di un cls C25/30 e di un acciaio B450C.
  • le configurazioni di armatura che sono state considerate sono sempre doppiamente simmetriche
  • nella prima riga viene riportata la percentuale geometrica di armatura tesa
  • nella seconda riga viene riportato il braccio della coppia interna
  • nella terza riga viene riportata la curvatura allo snervamento delle armature tese
  • nella quarta riga viene riportato il momento di snervamento
  • nella quinta riga viene riportato il taglio resistente di calcolo secondo la formula (4.1.14) di NTC'08
  • nella sesta riga viene riportata la luce di taglio Lv* = My/VRc,d oltre la quale lo snervamento delle armature tese precede la fessurazione diagonale da taglio
  • nella settima riga, molto importante, viene riportato il rapporto tra il braccio della coppia interna ed il valore di Lv*, questo rapporto da una misura di quanto influisce il fenomento della fessurazione diagonale da taglio nel calcolo della rotazione di corda allo snervamento
Travi emergenti:


Travi a spessore di solaio (h = 26 cm):


Pilastri con sforzo assiale adimensionale pari a 15%, 25%, 45%:


Come si può vedere, per i pilastri, dove la luce di taglio Lv* è comuqnue sempre abbastanza più grande del valore della luce di taglio che si assume di solito negli edifici, ossia pari alla metà dell'altezza netta, e quindi si può sempre ragionevolmente assumere aV = 0, in linea con l'espressione riportata nella Circolare NTC'08.
Per le travi invece, il valore di Lv* è sempre inferiore o comunque paragonabile con il valore della luce di taglio che si assume di solito negli edifici, ossia pari alla metà della luce netta, per cui il contributo della fessurazione diagonale da taglio è non trascurabile nel calcolo della rotazione di corda allo snervamento ed impiegando la forumula riportata nella Circolare NTC'08 si avrebbe una sottostima di TETAy. Tuttavia il voler tenerne conto mediante l'espressione dell'EC8 comporterebbe il problema della corretta valutazione di VRc, come indicato nel precedente intervento.
« Last Edit: 15 September , 2012, 18:09:37 PM by g.iaria »
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Re:Rotazione di corda allo snervamento di elementi in c.a.: NTC'08 vs EC8
« Reply #2 on: 15 September , 2012, 18:33:32 PM »
Da quello che mi risulta nei calcoli pushover quasi mai si aggiorna iterativamente la luce di taglio Lv; cioè la si assume sempre costante e pari a 0.5 della luce netta di travi e pilastri.
Probabilmente da ciò nasce la semplificazione NTC in merito all'esclusione del termine av z (per le travi c'è l'uleriore alea del carico verticale agente che influenza il valore della luce di taglio).
Circa il valore di fck da assumere nei calcoli di sezioni esistenti (utile anche e sopratutto per le verifiche a taglio delle sezioni esistenti rinforzate o meno):

Un primo riferimento indicato da Iaria  fck = fcm - 8   (Mpa), ma tale valore fa riferimento ad un materiale nuovo e per un materiale esistente sarebbe indipendente dal numero di prove.

Solo la Norma EN 13791 (2007) prende in considerazione la possibilità di passare dal valore medio a quello caratteristico con due differenti formulazioni (entrambe basate su prove distruttive su carote):

1) Se il numero di carote è non minore di 15, fck  in MPa è il minimo dei due valori seguenti:

 fck = (fm - 1.48 · s)/0.85        con s = deviazione standard dei risultati (s ? 2 MPa)

               fck = (fi,min + 4)/0.85             con fi,min valore minimo della resistenza rilevata sui singoli campioni

2) Se il numero di carote va da 3 a 14, fck  in MPa è il minimo dei due valori seguenti:       

 fck = (fm - k)/0.85                con k = 5 MPa per n. carote da 10 a 14; k = 6 per n. da 7 a 9; k = 7 con n. da 3 a 6

               fck = (fi,min+ 4)/0.85             con fi,min valore minimo della resistenza rilevata sui singoli campioni

 

Un'altra possibile valutazione di fck potrebbe ricavarsi dalla (3.3) delle CNR-DT 200/2004 che applicata al calcestruzzo conduce al seguente valore caratteristico:

 

  fck = fm (1- 0.2·Kn)       

 

con Kn da assumersi (tabella 3-1 delle CNR-DT) in funzione del numero di prove e variabile da 2.31 per una sola prova a 1.64 per un numero infinito di prove. Anche qui i valori fcm per calcolare fcd e fck da inserire nell'archivio materiali vanno divisi per 0.85.

 


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Rotazione di corda allo snervamento di elementi in c.a.: NTC'08 vs EC8
« Reply #3 on: 16 September , 2012, 13:42:50 PM »
Nel precedente post avevo posto l'accento sull'incremento di rotazione di corda allo snervamento per effetto della fessurazione diagonale da taglio, concludendo che secondo me tale effetto va necessariamente tenuto in conto, ed in particolare per le travi, dove è molto facile che sia sempre My > VRc*LV.
Vorrei sottolineare che nell'ambito di un'analisi non lineare basata sugli spostamenti, quale può essere una pushover, la corretta valutazione della rotazione di corda allo snervamento è molto importante, non solo per la diretta verifica delle capacità di spostamento allo SLD, ma anche, e soprattutto, per la corretta stima della rigidezza flessionale effettiva con cui andare a modellare i singoli elementi strutturali, che è pari a:
(EI)eff = My*LV/(3*TETAy)
Nell'espressione sopra riportata sia My sia TETAy vanno calcolati riferendosi ai valori medi delle resistenze misurate in sito divise per il fattore di confidenza che corrisponde al livello di conoscenza raggiunto sulla resistenza dei materiali.
E' bene sottolineare il grave errore che si commette assumendo in un'analisi pushover, come per le analisi lineari, (EI)eff pari alla metà della rigidezza elastica dell'elemento, perchè si sottostimerebbero molto gli spostamenti, e quindi si andrebbe largamente a svantaggio di sicurezza.
Tutto questo per dire che la forumulazione della rotazione di corda allo snervamento proposta nella (8.7.2.1.a) della Circolare NTC'08 è una versione "azzoppata" della formula (A.10.a) dell'EC8 parte 3, che certamente semplifica i calcoli perchè non valuta l'effetto della fessurazione diagonale, ma è anche a svantaggio di sicurezza poichè sottostima TETAy e quindi (EI)eff, e quindi sarebbe opportuno valutare TETAy secondo la formula dell'EC8 parte 3.

Circa la possibilità di "manipolare" la formula (4.1.14) di NTC'08, osservo che Fardis (fonte di comprovata validità al pari di EC8 e certamente più di NTC'08 e relativa Circolare), ai fini della valutazione di aV, ne propone una versione leggermente riveduta:

in cui, a differenza della (4.1.14) di NTC'08 che individua un valore di calcolo della resistenza al taglio, permette di addivenire ad un valore medio della resistenza a taglio VR,c ponendo GAMMAc=1 e sostituendo fck con fc che è (ma forse sarebbe più corretto dire dovrebbe dato che Fardis non lo specifica) il valore medio della resistenza del cls misurata in sito divisa per il fattore di confidenza raggiunto per le resistenze dei materiali.

Detto questo, ringraziando Renato per il suo prezioso intervento, provo a sintetizzare due possibili metodi per il calcolo di TETAy:
PRIMO METODO
  • si determina mediante le correlazioni proposte da Renato il valore caratteristico della resistenza del cls fck
  • con il valore di fck sopra calcolato di determina il valore di progetto della resistenza al taglio VRc,d
  • si determina anche per l'acciaio il valore caratteristico della resistenza a partire dal valore medio fyk = fy-k*s.q.m., essendo fy il valore medio della resistenza dell'acciaio misurata in sito divisa per il fattore di confidenza raggiunto per le resistenze dei materiali, s.q.m. lo scarto quadratico medio delle prove eseguite e k un coefficiente che dipende dal frattile scelto (5% in questo caso) e dal numero di prove eseguite
  • si determinano i valori di progetto della resistenza del cls fcd=fck/GAMMAc e dell'acciaio fyd=fyk/GAMMAs
  • con i valori di fcd e fyd sopra determinati si calcola il valore di progetto del momento di snervamento My,d
  • si confronta My,d con il prodotto VRc,d*LV e si valuta aV di conseguenza
  • si calcola la curvatura allo snervamento in riferimento ai valori medi delle resistenze misurate in sito divise per il fattore di confidenza raggiunto per le resistenze dei materiali
  • si determina TETAy con la formula (A.10.a) dell'EC8 parte 3 con il valore ottenuto della curvatura allo snervamento e con i valori medi delle resistenze misurate in sito divise per il fattore di confidenza raggiunto per le resistenze dei materiali
SECONDO METODO
  • si determinano i valori medi delle resistenze ottenuti dai valori medi delle resistenze misurate in sito divise per il fattore di confidenza raggiunto per le resistenze dei materiali
  • con il valore di fc sopra calcolato di determina il valore medio della resistenza al taglio VRcmediante l'espressione riportata da Fardis
  • si calcola la curvatura allo snervamento ed il momento di snervamento in riferimento ai valori medi delle resistenze misurate in sito divise per il fattore di confidenza raggiunto per le resistenze dei materiali
  • si confronta My con il prodotto VRc*LV e si valuta aV di conseguenza
  • si determina TETAy con la formula (A.10.a) dell'EC8 parte 3 con il valore ottenuto della curvatura allo snervamento e con i valori medi delle resistenze misurate in sito divise per il fattore di confidenza raggiunto per le resistenze dei materiali

Il secondo metodo è certamente più semplice e diretto ma parte dal presupposto che quel fc indicato da Fardis nella sua espressione di VR,c sia il valore medio della resistenza del cls misurata in sito divisa per il fattore di confidenza raggiunto per le resistenze dei materiali. E' il metodo che ho deciso di adottatare fino ad oggi.
Il primo metodo è invece un pò più articolato, ma necessita della determinazione di fyk = fy-k*s.q.m., ossia della corretta quantificazione di k, che in sincerità ignoro. Qualcuno conosce qualche riferimento per il calcolo di k?
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Re:Rotazione di corda allo snervamento di elementi in c.a.: NTC'08 vs EC8
« Reply #4 on: 16 September , 2012, 19:28:20 PM »
@ Iaria
Hai scritto:
... la rigidezza flessionale effettiva con cui andare a modellare i singoli elementi strutturali, che è pari a:
(EI)eff = My*LV/(3*TETAy)
Nell'espressione sopra riportata sia My sia TETAy vanno calcolati riferendosi ai valori medi delle resistenze misurate in sito divise per il fattore di confidenza che corrisponde al livello di conoscenza raggiunto sulla resistenza dei materiali.....


Detta rigidezza viene impiegata nel calcolo deformativo pushover della sruttura (domanda). Di conseguenza i suoi termini andrebbero calcolai solo in base ai valori medi dei materiali (senza riduzione a mezzo dei fattori di confidenza).
Non ti sembra?


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Re:Rotazione di corda allo snervamento di elementi in c.a.: NTC'08 vs EC8
« Reply #5 on: 16 September , 2012, 23:28:28 PM »
@ Iaria
Hai scritto:
... la rigidezza flessionale effettiva con cui andare a modellare i singoli elementi strutturali, che è pari a:
(EI)eff = My*LV/(3*TETAy)
Nell'espressione sopra riportata sia My sia TETAy vanno calcolati riferendosi ai valori medi delle resistenze misurate in sito divise per il fattore di confidenza che corrisponde al livello di conoscenza raggiunto sulla resistenza dei materiali.....


Detta rigidezza viene impiegata nel calcolo deformativo pushover della sruttura (domanda). Di conseguenza i suoi termini andrebbero calcolai solo in base ai valori medi dei materiali (senza riduzione a mezzo dei fattori di confidenza).
Non ti sembra?
No, non sono d'accordo.
Il fattore di confidenza va sempre applicato, alla bisogna anche come amplificatore.
Per cui le resistenze da considerare nel calcolo dei modelli di capacità, che io ho chiamato "resistenze medie", sono la media delle resistenze misurate in situ divise per il fattore di confidenza.
La media delle resistenze misurate non credo si possa mai applicare da sola in nessun calcolo, anche deformativo, se prima non viene filtrata dal fattore di confidenza.
Le norme non contemplano mai l'applicazione tout court delle resistenze misurate senza la correzione del fattore di confidenza.
Questo viene ribadito più volte nel § C8.7.2.4 della Circolare NTC:
"le resistenze medie, ottenute dalle prove in situ e dalle informazioni aggiuntive, sono divise per i fattori di confidenza"
"Per il calcolo della capacità di elementi/meccanismi duttili o fragili si impiegano le proprietà dei materiali esistenti direttamente ottenute da prove in sito e da eventuali informazioni aggiuntive, divise per i fattori di confidenza."
E lo stesso Fardis, nel § 6.5.3 del suo libro:
"According to CEN (2005a), the mean value properties of existing materials should be used, as directly obtained from in-situ tests and any additional sources of information, after “correction” with a “confidence factor”. The “correction” should always be safe-sided. Mean material properties used in the calculation of a capacity of an existing member (yield moment, shear resistance, chord rotation or curvature at yielding or at ultimate, etc.) to be compared to a demand, are divided by the “confidence factor”.

Tornando all'argomento del thread, Renato cosa ne pensi dei due metodi prima esposti?
In realtà ce ne sarebbe anche un terzo, ossia applicare la versione semplificata della (8.7.2.1.a) della Circolare NTC'08, ed ignorare completamente il fenomeno della fessurazione diagonale da taglio, ma ho già detto prima che questo porta a sottostimare TETAy, e quindi anche (EI)eff, operando in tal modo a svantaggio di sicurezza.
« Last Edit: 16 September , 2012, 23:30:51 PM by g.iaria »
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Re:Rotazione di corda allo snervamento di elementi in c.a.: NTC'08 vs EC8
« Reply #6 on: 17 September , 2012, 10:18:48 AM »
Insisto.
I valori medi vanno divisi per il fattore di confidenza nei calcodi di capacità (come sia la Circolare che la citazione di Fardis indica chiaramente).
Ma nell'analisi strutturale, cioè nello specifico tema del calcolo della domanda in termini di rotazioni alla corda, vanno semz'altro utilizzati i valori medi:
§ C8.7.2.4 NTC: Le sollecitazioni indotte dall'azione sismica ... sono quelle derivanti dall'analisi strutturale in cui si sono usati i valori medi delle proprietà dei materiali.
Analogamente Fardis nel § 3.2.3.3 del suo libro dice che EIeff da impiegare nel pushover in fase di analisi (non di verifica) può essere dedotta dai valori sperimentali indicati nei §3.2.2.2 e 3.2.2.3 i cui parametri dei materali sono indicati nel §3.2.2.5 come fym al posto di fyd/gammaS  e fcm al posto di fcd.
Nel volume Guida all'EC8 (tradotto da Rgarli ed altri) al §4.71 si dice "I modelli non lineari devono essere basati sui valori medi delle resistenze dei materiali, che sono maggiori dei corrispondenti valori nominali".... "Statistiche eseguite in Europa indicano un valor medio per la resist. dell'acciaio circa il 15% maggiore del valore caratt. o nominale fyk".... " E' da notare che l'uso delle proprietà medie di materiale non è una specificità dell'analisi non lineare:    l'analisi lineare è basata sui valori medi del modulo di elasticità, che sono l'unica proprietà di materiale che viene usata per il calcolo delle rigidezze elastiche (effettive)".


L'uso di EIeff nell'analisi strutturale è  obbigatorio nell'EC8 mentre non è neppure citato nelle NTC in cui si fa riferimento alla semplice riduzione di Ecm al 50%.  Con queste premesse i risultati in termini di domanda  del pushover ballano alla grande (da una normativa all'altra) rendendo poco significativo l'affinamento dei parametri di capacità di cui ti stai occupando. Di conseguenza in attesa di linee guida più precise (promesse da 4 anni da RELUIS) ed univoche per il calcolo pushover mi atterrò alla più semplice formulazione NTC (omettendo il termine relativo alla deformazione per taglio).

 

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Re:Rotazione di corda allo snervamento di elementi in c.a.: NTC'08 vs EC8
« Reply #7 on: 17 September , 2012, 18:41:04 PM »
Ma nell'analisi strutturale, cioè nello specifico tema del calcolo della domanda in termini di rotazioni alla corda, vanno semz'altro utilizzati i valori medi:
§ C8.7.2.4 NTC: Le sollecitazioni indotte dall'azione sismica ... sono quelle derivanti dall'analisi strutturale in cui si sono usati i valori medi delle proprietà dei materiali.
Effettivamente questa frase della Circolare dice chiaramente che i valori non vengono corretti con i fattori di confidenza, contraddicendo quanto da me detto in precedenza.
La norma mi obbliga dunque a fare marcia indietro, sebbene debba comunque rilevare come questo modo di operare, secondo me, vada a svantaggio di sicurezza dato che calcolare My e TETAy con i valori medi non corretti porta in proporzione ad un maggior incremento di My rispetto a TETAy con conseguente incremento della rigidezza effettiva da utilizzare nell'analisi rispetto a quella che si otterrebbe calcolando (EI)eff = My*LV/(3*TETAy) riferendosi a My e TETAy con i valori medi corretti con i fattori di confidenza. Insomma, la norma mi dice di adottare nell'analisi un modello più rigido rispetto a quello che adotto per le verifiche, tutto ciò in un'analisi lineare "force based" sarebbe certamente operare a vantaggio di sicurezza, in un'analisi non lineare "displacement based" esattamente l'opposto.
"Statistiche eseguite in Europa indicano un valor medio per la resist. dell'acciaio circa il 15% maggiore del valore caratt. o nominale fyk"
Attenzione che gli acciai comuni europeri sono gli S500, leggermente più resistenti del nostro B450C che è invece "figlio" del vecchio FeB44k.
Quella correzione del 15% in aumento al valore caratteristico trovo che sia troppo ottimistica per il B450C ed altrettanto per l'FeB44k, dato che porterebbe a valori della resistenza media di circa 520 MPa, a mio giudizio esagerati. Per gli acciai italiani io con fym mi terrei prudentemente non oltre i 480 MPa.
L'uso di EIeff nell'analisi strutturale è  obbigatorio nell'EC8 mentre non è neppure citato nelle NTC in cui si fa riferimento alla semplice riduzione di Ecm al 50%.  Con queste premesse i risultati in termini di domanda  del pushover ballano alla grande (da una normativa all'altra) rendendo poco significativo l'affinamento dei parametri di capacità di cui ti stai occupando. Di conseguenza in attesa di linee guida più precise (promesse da 4 anni da RELUIS) ed univoche per il calcolo pushover mi atterrò alla più semplice formulazione NTC (omettendo il termine relativo alla deformazione per taglio).
Quindi, se ho ben capito, tu preferisci fare una pushover con una rigidezza ottenuta decurtando del 50% la rigidezza elastica solo perchè su NTC non si parla di EIeff?
Questa è un'opzione che io non prendo neanche in considerazione: quella scelta forfettaria della rigidezza al 50%, sebbene sia l'unica contemplata in NTC, è completamente sbagliata per un'analisi non lineare, oltre che essere fortemente a svantaggio di sicurezza (spostamenti previsti dall'analisi pari a circa il 30÷50% di quelli ottenuti con la rigidezza effettiva EIeff).
Nel momento in cui si va ad inserire nel modello non lineare EIeff (pur calcolata con i valori medi delle resistenze senza correzione dei FC), ci si deve rifere necessariamente all'EC8, giocoforza bisogna sporcarsi le mani con i parametri di capacità in esso proposti (considerare o meno aV non è un'affinamento), rendendo tutto quello fin'ora trattato in questo thread tutt'altro che poco significativo.
« Last Edit: 17 September , 2012, 18:52:23 PM by g.iaria »
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Re:Rotazione di corda allo snervamento di elementi in c.a.: NTC'08 vs EC8
« Reply #8 on: 17 September , 2012, 19:00:46 PM »
un'opzione che io non prendo neanche in considerazione: quella scelta forfettaria della rigidezza al 50%, sebbene sia l'unica contemplata in NTC, è completamente sbagliata per un'analisi non lineare, oltre che essere fortemente a svantaggio di sicurezza (spostamenti previsti dall'analisi pari a circa il 30÷50% di quelli ottenuti con la rigidezza effettiva EIeff).
Nel momento in cui si va ad inserire nel modello non lineare EIeff (pur calcolata con i valori medi delle resistenze), ci si deve rifere necessariamente all'EC8, giocoforza bisogna sporcarsi le mani con i parametri di capacità in esso proposti (considerare o meno aV non è un'affinamento), rendendo tutto quello fin'ora trattato in questo thread tutt'altro che poco significativo.

Non intendevo dire che è corretto assumere EIeff pari al 50% della rig. elastica (assumerò sempre il valore più realistico indicato dall'Ec8 e da Fardis), ma solo che nel calcolo di TETAy farò a meno di considerare la deformazione a taglio visto che le NTC me lo consentono probabilmente per la sua non rilevante influenza sui risultati (e sui dati come ad esempio sulla lunghezza di taglio Lv che andrebbe aggiornata ad ogni iterazione nell'analisi ma che quasi sempre viene considerata costante per tutto il calcolo).

 

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