Author Topic: Verifica connessione legno-muratura e verifica muratura con ancoranti chimici  (Read 16272 times)

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Offline Simone Di Natale

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se si lavora l'alloggio piastra come si fa per la testa delle travi.....si nascondono anche i bulloni. Ovviamente il pilastro deve essere un po' sovra dimensionato per tenere conto della riduzione di sezione....
Facendo un lavoro proprio di fino, visto che il pilastro lo si presenta frontalmente rispetto alla parete, basta fare la fresatura per l'inserimento della piastra più degli alloggiamenti circolari per i soli bulloni (in modo da non rimaneggiare troppo l'intera sezione).
Non è un lavoro velocissimo ma nenache troppo lungo considerato lo scarso numero di pezzi su cui va eseguito.
Per le travi in lamellare viene fatto abitualmente qualcosa di simile con ottimi risultati estetici.

Offline Calatrave

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Rispondo alla cieca...senza aver visto il disegno....per proporre una possibile soluzione visivamente non impattante.....
riprendo il consiglio dato da iaria con una lieve modifica....
invece delle staffe ad elle ancorate esternamente potresti usare delle staffe tipo le alumidi (scarpe in alluminio a scomparsa).
dovresti fresare il pilastro in due o tre punti per l'inserimento delle piastre...usare poi spinotti autoforanti per collegare la piastra al pilastro (i fori li richiudi poi con gli appositi tappi in legno) e barre filettate con ancorante chimico per collegare la piastra alla muratura.
Ovviamente nei punti interessati riduci un po' la sez. resistente del pilastro....basta però una piccola verifica supplementare...
Il problema delle Alu Midi è che hanno i fori dell'anima ad interasse adeguato per ancoraggio su legno e cls, mentre per ancoraggio su muratura sono troppo ravvicinati e sono spesso inferiori all'interasse minimo previsto nella certificazione ETA dell'ancorante chimico. Recentemente ho dovuto far fare una piastra su misura proprio per questo motivo, anche se dal lato legno mi sarebbe bastata una Alu Midi di modeste dimensioni.
A livello di calcolo (DIN 1052, EN 1995, documento Nicole), quando consideri il cosiddetto "effetto di gruppo" della connessione (numero efficace di connettori) non c'è differenza tra bulloni o spinotti.
Sempre a livello di calcolo, utilizzando le formulazioni di Johansen, a rigore per i soli spinotti non dovresti considerare l'incremento di resistenza per "effetto fune"/"rope effect" (che in tutti gli altri, compreso quindi i bulloni, invece ci sarebbe). Per i bulloni, se consideri questo contributo "rope effect" ti puoi aspettare al più un incremento di resistenza dell'unione del 25%, non di più. In altre parole, se calcoli come spinotti e poi utilizzi bulloni (a parità però di resistenze dei materiali) saresti a favore di sicurezza. Per le distanze minime dai bordi, interassi minimi, etc. (EC5) tra bulloni e spinotti c'è qualche differenza. Per rispettare gli interassi minimi devi fare riferimento (EC5) ai bulloni perché in generale i minimi sono maggiori rispetto a quelli per gli spinotti.

Per bulloni e spinotti l'espressione formale del momento caratteristico di snervamento è la stessa. Tieni conto, però, che per gli spinotti, generalmente, utilizzi classi S235, S275, S355 (UNI EN10025:1995); mentre per i bulloni le cl. 4.8 - 5.6 - etc. (UNI 20898-2:1994). Questo significa che uno spinotto del 16 (S275) ha un momento caratteristico di snervamento pari a circa 141000 Nmm; mentre un bullone M16 (cl. 5.6) ha un momento caratt. di snerv. pari a circa 164000 Nmm. Hai sempre un po' di differenza.
Forse mi sono spiegato male, intendevo dire che, avendo impiegato barre filettate (M16 nello specifico), le avevo equiparate ai fini della determinazione di distanze e interassi - secondo la CNR-DT 206/2007 - agli spinotti e non ai bulloni. Il mio dubbio era se fosse corretta questa scelta, forse invece avrei dovuto equipararli ai bulloni, se non altro per la classe di resistenza.
L'effetto fune lo trascuro sempre a vantaggio di sicurezza, e nel mio caso non avevo problemi di dimensionamento a farlo perché il problema era lato muratura.
Per il resto, ti ringrazio per tutte le indicazioni e gli spunti che mi hai dato e sui quali mediterò bene!

Offline Fla-flo

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Ciao Calatrave, ti sei spiegato benissimo. E' probabile che abbia fatto confusione io.
Credo che una barra filettata (con dado di serraggio) possa farsi rientrare nella categoria "bullone" piuttosto che nella categoria "spinotto". Pertanto, secondo EC5, almeno dal punto di vista del rispetto dei minimi delle distanze dai bordi e interasse "bulloni/spinotti" in funzione anche dell'angolo di incidenza della risultante sulla connessione, c'è un po' di differenza. I minimi delle distanze per "bulloni" sono maggiori degli omologhi minimi per gli "spinotti", se non ricordo male.

Spero di aver interpretato bene, questa volta. Ciao, e grazie a te.
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Offline Simone Di Natale

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Il problema delle Alu Midi è che hanno i fori dell'anima ad interasse adeguato per ancoraggio su legno e cls, mentre per ancoraggio su muratura sono troppo ravvicinati e sono spesso inferiori all'interasse minimo previsto nella certificazione ETA dell'ancorante chimico. Recentemente ho dovuto far fare una piastra su misura proprio per questo motivo, anche se dal lato legno mi sarebbe bastata una Alu Midi di modeste dimensioni.

Ok infatti ho detto tipo alumidi...nessuno ti vieta di fare una piastra analoga su misura in modo da poter mettere il sufficiente numero di bulloni lato muro.
Certo che se poi non c'è lo spessore sufficiente di intonaco per nascondere tale piastra,nel caso sbordasse dal profilo del pilastro, allora si ritorna al problema "estetico" già sollevato da giuseppe.

Ciao

 

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