Author Topic: Colonna affogata nel getto  (Read 5007 times)

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Offline gglo

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Colonna affogata nel getto
« on: 11 May , 2010, 19:12:43 PM »
Un cliente mi chiede, in luogo del classico attacco a momento costituito da piastra costolata con tirafondi, di affogare le colonne nel getto di una platea in c.a. di 40 cm di spessore (perché così si spende meno- senti che cliente!), a supporto di un modesto annesso agricolo ad un piano, che per motivi urbanistici ho dovuto progettare in acciaio.
Considerata la modesta altezza (circa 3 m) e l'impossibilità di disporre dei controventi, ho progettato una struttura a telaio in Alta duttilità, che purtroppo presenta spostamenti allo SLD e capacità di resistenza al SLV assai diversi nelle due direzioni, ma che risulta tuttavia verificata.
I montanti sono HE 160 A.
Ho trovato uno disegno scarno su un manuale, in cui è rappresentata la colonna circondata da un cubo di calcestruzzo, evidentemente da gettarsi poi, e una formula per calcolare l'altezza di "inghisaggio":
1.5 h+ 5 cm < H < 3 h
dove h è la larghezza del profilato.
Mah!
Intanto mi chiedo perché non possa affogare il pilastro più di 3 h; mi sfugge la conseguenza negativa di una più profonda penetrazione della colonna nella platea, e comunque, nel caso specifico con soli 40 cm di spessore, potrebbe doversi escludere questa soluzione a causa del punzonamento; anche se i carichi assiali sono modesti e la colonna sarebbe dotata di una piastra di distribuzione in testa, questo attacco mi piace poco.
Anche i 5 cm da aggiungere, mi lasciano perplesso in quanto costante indipendente dalla larghezza del pilastro. 5 cm in più per il mio HE 160 A e per un HE 600 B di un'altro, mi disorientano.
Poi mi sorge il dubbio atroce; ma non è che il riempimento è davvero un inghisaggio?! Una colata di ghisa. Sarebbe un po' arcaico e forse costano meno le piastre con i tarafondi. Accidenti ai micragnosi!
Perché, in effetti, se fosse calcestruzzo si romperebbe per la tensione in prossimità del contatto con la colonna.
Non lo ho capito bene questo attacco; sono confuso. :)
Qualcuno sa indirizzarmi per favore? Grazie.
Giulio
« Last Edit: 11 May , 2010, 19:16:21 PM by gglo »

zax2010

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Re: Colonna affogata nel getto
« Reply #1 on: 11 May , 2010, 19:33:14 PM »
In realtà trattasi dell'inghisaggio che classicamente si realizza all'interno dei plinti a bicchiere.
Riferirsi a norme e testi tecnici riguardanti questo specifico problema potrebbe essere la soluzione giusta.

Ad esempio, le CNR 10025 specifiche per le strutture prefabbricate in cemento danno le seguenti indicazioni circa la lunghezza di infissione minima di un pilastro:

h>1.2*a se M/N<0.15*a
h>2.0*a se M/N>2.00*a

con interpolazione lineare tra i due valori per eccentricità comprese tra 0.15*a e 2.00*a, dove, dimenticavo, a è la dimensione del pilastro nella direzione considerata (del momento M).
Ma in ogni caso non inferiore a 30 cm.

Altri autori più brutalmente (Soltan certamente, forse anche il Leonardht) suggeriscono una lunghezza di infissione pari a 1.5 la dimensione massima del pilastro da inghisare, oppure ancora in funzione della lunghezza del pilastro.

Se pensi di poter avere problemi di punzonamento puoi provare a realizzare dei denti nelle pareti laterali del foro, o con delle guaine corrugate o con dei lamierini appositi (soluzione economicamente poco in sintonia con il tuo cliente), in modo che per taglio si dissipi buona parte dello sforzo normale proveniente dalla colonna.

Riguardo alla malta di riempimento, nei capannoni industriali "vecchissimi" in alcuni casi addirittura si procedeva al riempimento dell'intercapedine bicchiere-pilastro con semplice sabbia, che veniva poi tappata con una crosta superiore di calcestruzzo. Il  comportamento della sabbia a "liquido incomprimibile" faceva il resto.
Normalmente si prescrivono delle semplici malte abbastanza fluide, con un agente antiritiro, e con classe di resistenza C25/30 circa, inerti non più grandi di 20 mm (ma dipenderà dalla dimensione dell'intercapedine).

Offline gglo

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Re: Colonna affogata nel getto
« Reply #2 on: 12 May , 2010, 15:15:26 PM »
La formula riportata nelle CNR 10025 mi sembra più affidabile, quanto meno più comprensibile di quella che avevo trovato su un manuale; se non altro per la dipendenza della profondità di infissione dalla tipologia di sollecitazione alla base; nel mio caso, trattandosi di un telaio basso, il momento prevale sullo sforzo normale, dunque H=2*16=32. Non ho profondità a sufficienza.
Potrei pensare di risolvere il problema del punzonamento disponendo una piastra ad anello intorno al profilato in prossimità dell'estradosso della platea, così da scaricare le tensioni tangenziali coinvolgendo nella resistenza quasi tutto lo spessore della fondazione, ma il gioco, mi pare, non valga la candela. Mi sa che il cliente taccagno, si paga piastrine e costoline di fondazione.
Grazie Zax2010 per le tue indicazioni.

zax2010

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Re: Colonna affogata nel getto
« Reply #3 on: 12 May , 2010, 15:58:40 PM »
Non c'è di che

Offline Gilean

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Re: Colonna affogata nel getto
« Reply #4 on: 13 May , 2010, 14:32:43 PM »
gglo ti ricordo che esiste il tasto grazie da oggi :)
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

zax2010

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Re: Colonna affogata nel getto
« Reply #5 on: 13 May , 2010, 14:39:14 PM »
Vogliamo il tasto "prego"!

Offline Gilean

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Re: Colonna affogata nel getto
« Reply #6 on: 13 May , 2010, 14:43:52 PM »
per ora ti basta la chatbox da 100 righe invece di 10 :P  (fine OT).
Il calcolo è come la pelle delle @@, lo tiri dove vuoi tu.
Esempio di programmazione a Loop:
L'enunciato che segue è falso
L'enunciato precedente è vero.

Nonostante la consapevolezza dei rischi che si corrono dopo aver visto le prestazioni da 3° dan

Offline gglo

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Re: Colonna affogata nel getto
« Reply #7 on: 13 May , 2010, 17:21:26 PM »
No Gilean, basta il tasto grazie che ho anche usato, tant'è che Zax2010 è passato da quota 4 a ben 5 ringraziamenti.
Casomai sarebbe più carino il tasto non c'è di che. Anzi, lo troverei splendido.
Però scusate; io bisogna che ringrazi anche nel testo, almeno di tanto in tanto, senza con questo voler infrangere la prassi.
Ma vuoi mettere?!
Grazie per il tuo tempo.
Se non passavi tu facevo i plinti a bicchiere affogati nella ghisa; tante grazie. :(
M=500 N=100 H=32 Grazie=1000
Applico la formula ringraziandoti algebricamente.
Ti sono tanto grato che ti giro il cliente.
Ti penserò mentre bullonano le piastre.
E via e via...

Zac2010, io ho un punteggio vergognoso, non so se hai visto; vorrei tanto meritare un upgrade ad imbarazzante! .....senti, li vuoi un po' di ringraziamenti da tasto? Te li mando tutti io in cambio di 1.
5, che ne dici? :)
Secondo me 5 in più vanno benone, poi non vorrei esagerare già che sono una bilancia; dev'essere una cosa equilibrata, non una mitragliata click, perché si darebbe troppo nell'occhio.
Ciao. :)



zax2010

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Re: Colonna affogata nel getto
« Reply #8 on: 13 May , 2010, 18:14:34 PM »
Ritieni orgoglioso di sapere che sei la prima persona che ho ringraziato con il nuovo sistema.
Sui 5 click per il momento astieniti. Non è necessario.
Mi è bastato il divertimento di leggerti.
Hai soltanto 19 post. Pazienta ancora un po'. I ringraziamenti arriveranno, così come gli attestati di stima.
« Last Edit: 13 May , 2010, 19:18:20 PM by zax2010 »

 

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